May 2, 2025

“Le strade di Brindisi sono ormai da anni piene di rifiuti, sporche e abbandonate alla incuria.

La situazione di Emergenza sta diventando ordinaria.

Questo stato di cose non è più tollerabile, per l’igiene, la salute pubblica e l’immagine della città! Ma anche perché il servizio di nettezza urbana ha per i brindisini costi tra i più alti in Italia”.

 

Cosi scriveva, il 12 Maggio scorso, il Dott. Maurizio Portaluri di Salute Pubblica che proponeva di scendere in piazza il per  protestare contro la grave situazione dei rifiuti e dell’incuria dei luoghi pubblici.

 

L’appello di Salute Pubblica è stato accolto da numerosi cittadini, associazioni e partiti politici che si son dati appuntamento ad oggi pomeriggio, dalle 18.30, nei pressi di Palazzo di Città, per chiedere al Sindaco di affrontare l’emergenza, senza più indugi.

 

All’appello di Salute Pubblica, hanno aderito: 

– Associazioni: 
Abili al Sorriso, Associazione Rete Bed & Breakfast, Cuore di Donna, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, Italia Nostra, Legambiente, Lions Club, No al Carbone, Wwf, Comitati cittadini di Quartiere: Commenda, Cappuccini, Casale, Santa Chiara, Perrino, San Pietro, San Paolo, Associazione Quartiere Paradiso

– Partiti:
Alternativa Popolare, Articolo 1 MDP, Brindisi Bene Comune, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Sinistra Per Brindisi;

– Sindacati:
 Cgil, Cobas

 
 
Per gli organizzatori, quella odierna dovrà essere la prima di una serie di iniziative di partecipazione finalizzate a costruire proposte durature. Lo scopo è di guardare alle buone pratiche che esistono già in Italia e in Europa per chiudere una volta per tutte l’emergenza brindisina.

Chiunque potrà intervenire per illustrare la grave situazione dei rifiuti, dell’incuria dei luoghi pubblici e per formulare proposte.

 

 

“La questione dei rifiuti e della pulizia della città – scrive Portaluri – ha a che fare con diversi aspetti della vita sociale: l’immagine di Brindisi, la salute della popolazione, la mobilità, l’occupazione. Non si tratta solo di salvaguardare l’immagine esteriore, ma anche di programmare una città accogliente, curata, che vuole ridurre le disuguaglianze ingiustificate”

 

 

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