May 13, 2025

Di seguito riportiamo integralmente il testo di una lettera aperta inviata da Antonio Licchello, Segretario Generale Uil di Brindisi al Presidente della regione Puglia dottor Michele Emiliano

 
Egregio Presidente,
nelle tante vertenze che assillano il territorio brindisino si evidenzia con molta preoccupazione quella della vendita da parte di ENI di significative quote (70%) di Versalis al fondo di investimento statunitense SK Capital. Non è nelle mie intenzioni fare paragoni con quanto sta avvenendo a Taranto con l’ILVA, ma ritengo di grande rilevanza porre la Sua attenzione sul fatto che questa decisione, esclusivamente finanziaria, potrà causare deleterie conseguenze allo stabilimento petrolchimico di Brindisi. Un insediamento industriale in cui sono presenti società diverse, ma integrate sinergicamente e collegate tra di loro, che potrebbero essere danneggiate da questa operazione. È questo che mi preoccupa di più.

 
Attualmente, oltre alla primaria attività produttiva, sono presenti interessi anche con numerose aziende dell’area industriale per l’utilizzo dell’energia elettrica, la gestione dei servizi complementari nonché con altre società industriali come Basell e Indall.

 
Per non metterle ulteriormente in crisi si rende indispensabile attuare una strategia fuori dagli schemi finora attuati, più efficace ed indirizzata, tenendo conto anche delle difficoltà di mercato dovute alla crisi del settore chimico. È necessario valutare la possibilità di rafforzare le attuali potenzialità produttive anziché permettere ridimensionamenti e/o frazionamenti che potrebbero causare dismissioni e chiusure di stabilimenti industriali, ancora oggi all’avanguardia, come quelli brindisini.

 
La UIL di Brindisi da anni pone all’attenzione del Governo, della regione Puglia e delle Istituzioni locali l’esigenza di integrare il ciclo produttivo della raffineria di Taranto con quello del petrolchimico di Brindisi. Una filiera industriale, quella dall’estrazione all’utilizzo, che ha sempre caratterizzato l’Eni per fare sistema e per imporsi a livello mondiale, attualmente ancora più conveniente per il basso prezzo delle materie prime. Un progetto che potrà assicurare un futuro certo di crescita ad entrambi gli insediamenti.

 
Purtroppo siamo rimasti inascoltati mentre gli amministratori di questa grande società, ancora oggi, sottolineano la necessità di integrazione tra le diverse aziende del gruppo.

 
Per questo chiediamo un Suo autorevole intervento a sostegno della vertenza del settore chimico che vede in prima fila il futuro dell’insediamento brindisino, ma anche quello di Taranto.

 
Le Confederazioni CGIL, CISL e UIL insieme alle categorie nazionali del settore hanno proclamato lo sciopero generale per il 19 febbraio prossimo con una manifestazione che si svolgerà a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Le chiediamo di partecipare, insieme ai lavoratori, dimostrando con la Sua presenza l’attenzione e l’impegno della regione Puglia per risolvere questa situazione.

 

COMUNICATO STAMPA UIL

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