Una maratona dell’Osservatorio nazionale Amianto che ha toccato nella giornata di venerdì Taranto e Brindisi, e che toccherà tra sabato e domenica anche Bari e Foggia, le città pugliesi che soffrono un alto numero di casi di patologie asbesto correlate, un inquinamento dei territori che getta un’ombra funesta anche sul futuro delle prossime
generazioni.
Esperti, studiosi, medici, avvocati, rappresentanti istituzionali si stanno confrontando sul tema dell’ambiente e, in particolare, sulla questione amianto.
I dati epidemiologici
Secondo il Registro Mesoteliomi nella regione Puglia i mesoteliomi ufficialmente registrati sono stati 935, nel periodo tra il 1993 e il 2012 (ma dal 2010 al 2012 i dati sono parziali). Un numero che corrisponde al 4,4% dei mesoteliomi registrati nel Paese. Nel 65,5% dei casi, il mesotelioma è stato causato da esposizione all’amianto di tipo professionale.
“L’insorgenza del mesotelioma è solo la punta dell’iceberg: l’amianto infatti è in grado di determinare patologie fibrotiche, tra le quali l’asbestosi, le placche pleuriche, gli ispessimenti pleurici e complicazioni cardiovascolari e cardiocircolatorie, e diverse patologie neoplastiche”, spiega il presidente dell’Ona, l’avvocato Ezio Bonanni.
“Tenendo conto che statisticamente i tumori polmonari sono circa il doppio dei mesoteliomi e tenendo conto dell’incidenza di tutte le altre malattie asbesto correlate, l’Osservatorio Nazionale Amianto stima che in Puglia siano circa 4000 i morti causati o concausati dall’esposizione all’amianto nel
periodo 1993/2012. Dunque circa 210 l’anno”.
Focus Brindisi
Ricchissimo il parterre degli ospiti intervenuti nel convegno di Brindisi: dal Cinieri, direttore dell’Università Operativa di Oncologia dell’Ospedale Perrino di Brindisi e Tesoriere dell’Iom, alla professoressa Grazia Canuto, docente di Criminologia Ambientale all’Università di Padova, ai parlamentari pugliesi, senatore Pietro Iurlaro e il deputato Antonio Matarrelli.
I parlamentari Iurlaro e Matarrelli hanno preso un impegno congiunto, dichiarando di voler intraprendere una iniziativa normativa comune, tenendo presente la proposta dell’avvocato Ezio Bonanni, di abolire la prescrizione decennale dei benefici amianto e la decadenza in caso di mancato deposito della domanda all’Inail entro il 15 giugno 2005.
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