Con i 27 voti a favore di maggioranza e centro destra e gli otto contrari del M5S (al voto non ha partecipato Andrea Caroppo, rappresentante della Lega), il Consiglio regionale ha approvato una mozione che impegna il presidente della Giunta regionale a verificare se con la dichiarazione apparsa sulle sue pagine di Facebook nei giorni scorsi, Beppe Grillo, Garante del M5S, parlando della xylella fastidiosa e definendola una gigantesca bufala, sia incorso nel reato previsto dall’articolo 656 del codice penale, in quanto idonea alla diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, in grado di turbare l’ordine pubblico.
La mozione, sottoscritta da Fabiano Amati (primo firmatario), Donato Pentassuglia e Ruggero Mennea (PD), Ernesto Abaterusso (LEU), Francesca Franzoso (FI), Renato Perrini (DIT), Mauro Vizzino (ESP) e Giuseppe Turco (PCE), impegna il presidente a verificare la sussistenza degli estremi penali, lo invita ad informare la Procura della Repubblica ed a costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento.
Il presidente Michele Emiliano pur votando favorevolmente, ha dato una lettura differente del dispositivo della mozione e nel suo intervento ha premesso le difficoltà giuridiche per accertare la sussistenza del reato. “Non compete al presidente della Giunta. Va invece stigmatizzata l’imprudenza politica di Beppe Grillo, è del tutto evidente quanto questo sia stato acclarato dagli interventi che si sono succeduti nel corso del dibattito. Che la emendiate o meno, è questo il senso che do alla mozione. In materie che non si conoscono bene – ha concluso il presidente della Regione – è meglio non dire stupidaggini, soprattutto se sostenute in una terra in cui il problema (la xylella ndr), pesa sulle spalle degli agricoltori”.
Il tentativo di emendare la mozione è stato esercitato dagli otto consiglieri pentastellati che hanno proposto (senza successo) di sostituire il dispositivo finale con l’invito alla giunta ad accelerare le procedure di erogazione dei risarcimenti agli agricoltori vittime del batterio.
Nel dibattito, oltre ai sottoscrittori della mozione e ad alcuni consiglieri del M5S tra cui Antonella Laricchia (ha parlato di perdita di tempo, rimbrottata dal presidente dell’assemblea Mario Loizzo che ha difeso il lavoro svolto dall’aula al di la del legittimo dissenso che si possa sostenere sui singoli provvedimenti), Cristian Casilli, Antonio Trevisi, Gianluca Bozzetti, è intervenuto anche Andrea Caroppo, rappresentante della Lega che definendo la mozione una “pierinata”, non ha poi partecipato al voto.
Articolato il sostegno dei sottoscrittori all’iniziativa. Fabiano Amati, il primo firmatario, ne ha sottolineato la valenza politica e l’obiettivo: la denuncia del fenomeno delle false notizie.
“Il Consiglio regionale ha deciso di denunciare Beppe Grillo per aprire come una scatoletta di tonno il mondo delle bugie sulla xylella. E speriamo che questa votazione serva pure ad interrompere una spirale di credulità che tanti danni ha già fatto”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione consiliare bilancio Fabiano Amati, commentando il voto favorevole del Consiglio regionale sulla mozione con cui si chiedeva di denunciare Beppe Grillo per il reato di diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, in grado di turbare l’ordine pubblico.
La mozione era stata presentata al Consiglio regionale dallo stesso Amati e dai consiglieri Donato Pentassuglia, Ernesto Abaterusso, Ruggiero Mennea, Francesca Franzoso, Renato Perrini, Mauro Vizzino, Giuseppe Turco e Sergio Blasi.
“Il dibattito svolto oggi in Aula – ha continuato Amati – ha posto in evidenza una solidità più larga della stessa maggioranza. E di questo siamo molto contenti.
Spiace constatare il continuo sbandamento dei colleghi 5S, che oggi in Aula hanno votato contro la mozione, finendo per difendere il diritto di Grillo di pronunciare bugie contro i ricercatori, gli agricoltori, le associazioni di categoria. In buona sostanza contra la Puglia e i pugliesi”.
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