«Il bilancio del Comune di Brindisi vive una fase di oggettiva difficoltà e i tagli dettati dalla amministrazione commissariale sono la misura di una situazione di sofferenza».
È il commento di Nando Marino, candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra, dopo la presentazione del bilancio previsionale, composto su linee guida molto rigide alla luce della necessità di mettere mano a un netto contenimento della spesa. «Spiace sapere che i riflessi peggiori – ha continuato Marino – ricadano su settori strategici come la cultura, l’Università e lo sport, tre punti cardinali di una società sostenibile e più consapevole».
Per questo stiamo lavorando a un programma legato a doppio filo alla sostenibilità delle idee e delle proposte, un percorso non scollato dalla realtà che da una parte ripiani le emergenze, dall’altra generi sviluppo scegliendo da quale parte andare. Il bilancio comunale non può essere più l’unico strumento, ancor più se fatica a stare in piedi e in equilibrio: le risorse sono limitate, tuttavia ciò non impedisce di disegnare scenari un passo oltre le urgenze, pensando di valorizzare i punti di forza e di qualità della nostra città. E restituire linfa alle sue funzioni vitali. Il programma di Nando Marino parte da questi e li segue in ciascuna proposta.
«Occorre cogliere tutte le opportunità per guardare oltre la gestione di un bilancio ingessato. Cercheremo di dare risposte ai bisogni concreti concorrendo ai nuovi finanziamenti e proponendo relazioni fra enti, ciò di cui non si può fare a meno se si vuole puntare su progettualità comuni, organiche e forti. Ma per fare questo è necessario disporre di una macchina comunale motivata, potente ed efficiente».
Il programma, che nasce dai temi e dai bisogni della città, offre un collegamento con le soluzioni e le modalità indicate nella nuova programmazione europea: l’Amministrazione comunale si farà trovare pronta nella fase di start up dei fondi comunitari 2014-2020. «Per questo – ha concluso il candidato democratico – abbiamo pensato di istituire una struttura interna che abbia il compito di verificare la fattibilità del programma con un’attenzione particolare alla ricerca delle fonti di finanziamento: insomma, una unità di coordinamento in grado di seguire le attività dei diversi settori, mettendole in connessione, ciò che forse è mancato in passato, e di valutarne la coerenza con i possibili strumenti e linee di finanziamento, regionali, nazionali e comunitari».
UFFICIO STAMPA NANDO MARINO
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