«La cultura, l’associazionismo e la valorizzazione delle risorse che operano nella scuola e nel volontariato sono valori imprescindibili per la crescita sociale e civile della città di Brindisi. Per questo, stamattina ho accettato con grande entusiasmo di partecipare all’iniziativa organizzata dal prof. Lele Amoruso e dalle associazioni che hanno redatto il Manifesto per la Cultura».
Lo dice Nando Marino, candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra, dopo aver assistito all’incontro con i promotori dell’iniziativa Manifesto per la Cultura.
«È stato bello ritrovarsi ai piedi della Colonna Romana con altri candidati sindaco ad ascoltare l’emozionante lettura del Manifesto per la Cultura ad opera di una scolaresca dell’Istituto Comprensivo Santa Chiara. Sintomo che quando si tratta di attestare l’attenzione ai valori fondanti della nostra comunità non possono esserci divisioni di sorta.
Mi ha fatto piacere constatare che il nostro programma è in sintonia con le proposte programmatiche del Manifesto.
La città che vogliamo è una città solidale, aperta e sostenibile in cui l’innovazione, la creatività, la scuola pubblica e l’università rappresentano strumenti per costruire il futuro, è la città che vogliamo.
La Brindisi del domani deve essere la città “dove un bambino può sempre incontrare ciò che vorrà diventare da grande”, dove la democrazia partecipata diventerà la buona pratica della vita politica e dove l’inclusione, l’identità ed il senso di appartenenza siano aspetti caratterizzanti della nostra collettività.
Nel nostro programma, tra le prime priorità vi è la vicinanza fattiva al sistema culturale ed il sostegno alle varie forme di associazionismo. La mia Amministrazione saprà mettere in campo un grande impegno per arginare il fenomeno della disaggregazione delle associazioni culturali, per stimolare il mondo dell’associazionismo culturale, per contrastare fenomeni di esclusione e favorire e per stimolare la partecipazione ad eventi di spettacolo e culturali da parte delle fasce di popolazione meno abbienti.
Oggi, inoltre, abbiamo apprezzato e condiviso alcune proposte giunte dal Manifesto della Cultura. Pienamente condivisibili, ad esempio, sono la creazione della Consulta della Cultura o del plafond per le associazioni. Ci siederemo insieme per programmare interventi in grado di costruire un tessuto culturale organico, ciò che serve alla città per prendere consapevolezza della propria forza e riuscire a trasformare le risorse in proposta».
UFFICIO STAMPA NANDO MARINO
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