Ho creduto e credo in una Brindisi diversa, una Brindisi protagonista del suo futuro, una Brindisi dove il Pil potrà crescere grazie ad una politica aperta agli investimenti , dove lo sviluppo eco sostenibile dovrà essere la luce guida per una Brindisi del futuro.
Credo nei giovani di questa città e nelle loro potenzialità, sono cosciente che molti di noi hanno fatto il loro tempo e devono avere il coraggio di fare un passo indietro e lasciare spazio ad una nuova classe dirigente.
La vittoria del centro destra e di Pino Marchionna ha dato dei segnali concreti sul rinnovamento di una classe dirigente che in Consiglio Comunale è rappresentata da molti giovani alla loro prima esperienza.
Siamo sulla giusta via del rinnovamento, certo lento, ma e’ iniziato un processo che diventerà inarrestabile.
A Brindisi esiste un bel fermento giovanile, non solo fatto di Movida e locali commerciali, ma anche di cultura, di iniziative sociali e di nuove e piccole realtà imprenditoriali sia di servizi che di produzione.
Non è facile fare azienda, figuriamoci poi nel profondo Sud ed in una città difficile come la nostra, a questi giovani bisogna dare corsie preferenziali sugli iter burocratici amministrativi, sulle velocità di risposta di una pubblica amministrazione, insomma bisogna modernizzare una macchina oramai vecchia e priva di stimoli.
Esistono ancora, sia a destra che a sinistra presenze ombrose, maligne che godono delle difficoltà in cui versa la nostra città, esistono dei neofiti della politica che credono di essere dei corsari con il coltello tra i denti pronti ad assaltare la diligenza, che non conoscono le regole della politica e dello stare insieme; la maggior parte sana di entrambi gli schieramenti deve avere il coraggio di emarginare questi soggetti per relegarli in un angolo e denunciare pubblicamente la loro negatività.
Bisogna far ruotare i dirigenti, non per punizione, ma applicando la legge che ci concede questa opportunità.
Pino Marchionna non è Giorgio La Pira, famoso sindaco di Firenze, in questa città ed in questo momento storico non serviva un La Pira, ma un uomo con esperienza amministrativa, politica, ottimo conoscente dei rapporti con i vari enti territoriali , un uomo di mediazione, uno che di solito non le manda a dire , ma è franco e schietto, con una durezza a volte ruvida ma necessaria in questo momento.
Noi abbiamo creduto e crediamo in questa coalizione, negli uomini che ne fanno parte, nelle scelte difficili che ci attendono, ma con altrettanta forza chiediamo a tutte le forze politiche di emarginare chi continua a credere che fare politica sia business, arricchimento personale e difesa del proprio orticello.
Occorre una visione vera di questa città, occorre essere dei visionari, chiudere gli occhi ed immaginare una Brindisi diversa sia nella sua vivibilità che nelle sue vocazioni, occorre tanto coraggio passione ed amore, avendo la forza di spazzare via micro interessi personali, lobbies oramai obsolete ed emarginando gli uomini che ritengono la pubblica amministrazione una grande mucca da dove attingere ogni giorno latte per poter soddisfare le proprie esigenze e non quelle dei brindisini.
Se questa squadra di governo, questa coalizione, capisce la grande scommessa che abbiamo di fronte, il cambiamento epocale che bisogna dirigere e guidare e le grandissime responsabilità nei confronti della città, andremo avanti speditamente, altrimenti senza infingimenti ma prendendo coscienza degli errori fatti si cambi tutto, si rischi la crisi istituzionale, ma dimostrando alla città ed agli elettori di essere persone serie e perbene, altrimenti prepariamoci ad una lenta e brutta agonia, nella quale, nel nostro piccolo non parteciperemo.
Claudio NICCOLI
Segr. Prov. Idea per Brindisi
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