May 26, 2025

Parziali: 24-13, 33-26, 52-45
Capo d’Orlando: Archie 10, Hunt 12, Munastra n.e., Soragna 5, Pecile 8, Karavdic 2, Henry 13, McGee 8, Bianconi n.e., Campbell 8, Strati n.e.. Coach: Griccioli
Enel Brindisi: Pullen 3, James 14, Bulleri 6, Cournooh 5, Calò n.e., Denmon 14, Morciano n.e., Zerini, Turner 6, Mays 15, Eric 2. Coach: Bucchi
Arbitri: Chiari, Baldini, Ranaudo

 

 

Brindisi si lascia irretire da Capo d’Orlando e torna dalla Sicilia con le pive nel sacco.

Nella gara più brutta della stagione, la squadra di Bucchi non riesce a venire a capo di un’Upea tutta cuore ed orgoglio che costruisce la vittoria sull’ottima difesa e guadagna due punti essenziali per la permanenza in Serie A.

Nonostante qualche rara fiammata, Brindisi non ha avuto il demerito non aver saputo imprimere il proprio timbro all’incontro, soffrendo come non mai le “mani in faccia” dei giocatori avversari nei confronti di Pullen (impalpabile) e Denmon.
Solo nell’ultima parte della gara, l’Enel ha giocato come sa, facendo valere la maggiore classe. Era pure riuscita a passare in vantaggio grazie ad un incredibile parziale di 15-2 e, dopo la tripla di McGee, ha avuto anche il tiro della possibile vittoria, ma Capo d’Orlando nel complesso ha meritato la vittoria.

Con questa sconfitta, e la contemporanea vittoria di Trento su Pesaro, Brindisi ha praticamente detto addio al quinto posto finale. Con tutta probabilità Denmon e compagni concluderanno il campionato al sesto posto, una posizione che consentirebbe di evitare di incontrare Milano sia nel primo turno che nell’eventuale semifinale playoff.

 

Sostanziale equilibrio in avvio, con Brindisi e Capo d’Orlando che poggiano il gioco offensivo sui pivot Mays e Hunt. A metà periodo Brindisi conduce 12-11, poi i padroni di casa – guidati dagli ex Henry e Campbell – prendono il largo approfittando dei tantissimi errori al tiro dalla lunga distanza dei frombolieri brindisini (1/6 nel primo periodo). La seconda parte del periodo è un assolo siciliano con Capo d’Orlando che grazie ad un parziale di 12-2 chiude il primo quarto sul 24-13.

 

Nel secondo quarto Bucchi mischia le cambia: in campo un quintetto quasi inedito (Bulleri, Cournooh, Denmon, Zerini e Eric) che attua una zona 2-3 efficacissima. In attacco due triple di Denmon ed una di Bulleri, in appena 3’30” riportano Brindisi pienamente in partita (24-22).
Griccioli corre ai ripari e chiede maggiore intensità difensiva e per oltre tre minuti sia Brindisi che Capo d’Orlando non vanno a canestro. Il digiuno termina con due tiri liberi di Cournooh (24-24) seguiti da una tripla di Henry ed un contropiede di Campbell (29-24).
Bucchi chiama time-out e rimette in campo gli uomini con più classe (Turner, Mays, James e Pullen). Mays riduce il divario ma Brindisi non riesce a cambiare il senso di una gara tutt’altro che spettacolare. Così Capo d’Orlando, grazie ai tiri liberi di Hunt, va al riposo sul 33-26.

 

Al rientro in campo Archie e Pecile (da tre) regala il massimo vantaggio all’Upea (38-26), poi ci pensa James – con cinque punti consecutivi – a ridare fiato alle speranze brindisine (38-31). La gara continua sulla stessa falsariga del secondo quarto, con due difese arcigne che rendono arduo ogni attacco avversario. L’Enel riduce fino a -6 (41-35), poi Pecile mette dentro la bomba del +9.
Brindisi reagisce con Mays e Pullen ma quattro tiri liberi di Soragna riportano il vantaggio isolano a doppia cifra (48-38).
Nel finale di tempo la gara si accende con Brindisi che accelera grazie i canestri di Bulleri (da tre), Denmon e Pullen. Capo d’Orlando risponde solo con la tripla di McGee e con un libero di Soragna dopo un dubbio fallo tecnico comminato a Bulleri. A 10′ dal termine è 52-45.

 

Nel quarto periodo, una bomba di Henry allunga a +9 (56-47) ma – provvidenziale – arriva la tripla di David Cournooh che tiene Brindisi in partita. Capo d’Orlando chiude a chiave le porte della difesa, Brindisi un po’ di meno e, così, Karavdic ed Henry mettono a segno i canestri che portano sul 61-50 il punteggio a metà del periodo.
Proprio nel momento di maggiore difficoltà, l’Enel tira fuori gli artigli e la classe. La firma a canestro è quella degli atleti con più attributi: Denmon, Turner, James e Mays sono gli artefici dell’eccellente parziale di 13-2 che porta Brindisi in parità a 1’15” dal termine.
James a 45” dal termine regala addirittura il vantaggio (63-65) ma Mcgee – con una bomba a 15” dalla sirena- riporta avanti i suoi (66-65). Bucchi chiama time-out per organizzare l’attacco finale ma Pullen opera una scelta azzardata servendo un brutto pallone a Mays. Prima della sirena finale Brindisi ha comunque un’altra occasione per vincere il match ma il tiro di Denmon dalla lunghissima distanza colpisce il ferro.

 
Angela Gatti
Pubblicato il: 11 Apr, 2015 @ 22:58

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