July 27, 2024

Brundisium.net

I Carabinieri della Stazione di Latiano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del “divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, emesso dal GIP del Tribunale di Brindisi nei confronti di un 44enne del luogo, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia nei riguardi della ex convivente.

In particolare, l’indagato ha manifestato nei confronti della donna un atteggiamento sempre aggressivo e prepotente e spesso la ingiuriava ed offendeva con epiteti alquanto volgari, nonché la minacciava di farle del male o di incendiarle l’auto.

In sostanza assumeva ogni futile motivo quale pretesto per litigare, ed in preda alla rabbia, ed urlando non mancava di scagliare qualsiasi oggetto per terra o contro le pareti. Manifestava costantemente un morboso sentimento di gelosia, pretendeva di controllare la donna nelle sue relazioni e la pedinava.

In una circostanza si è presentato in campagna ove la donna stava lavorando come bracciante e le inferto uno schiaffo in viso rompendole il labbro e umiliandola in presenza di altre persone, con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza di un minore.

 

L’uomo è indagato anche per atti persecutori, perché con più azioni ripetute nel tempo e con condotta reiterata ha molestato, offeso e minacciato la donna con la quale aveva avuto una convivenza cessata nel settembre 2018.

In particolare non rassegnandosi alla fine della loro relazione sentimentale ed accecato dalla gelosia e comunque con la pretesa di continuare ad esercitare un controllo continuo sulla vita privata di quella che si ostina a considerare la sua donna, ha manifestato sovente la sua presenza in tanti luoghi comparendo all’improvviso al suo cospetto dopo averla pedinata, appostandosi in modo da essere visto e per controllare cosa lei facesse e se frequentasse altri uomini. Ha perfino assunto informazioni dal figlio minorenne della donna o da altri parenti o conoscenti della stessa per sapere dove si trovasse e se frequentasse altri uomini. La raggiungeva ovunque, al bar al supermercato al parco, mentre si recava dal medico, oppure mentre faceva una passeggiata e con chiunque si trovasse, da sola o in compagnia di altre persone. Più volte transitava con la propria auto sulla via ove la stessa abitava, la seguiva a bordo della propria auto fino a raggiungere paesi vicini a quello di loro residenza. Con l’insieme di tali condotte ha cagionato nella donna un perdurante e grave stato d’ansia e di paura ed ha ingenerato nella stessa un fondato timore per l’incolumità propria e dei propri congiunti e delle persone a lei legate da relazioni affettive, costringendola a mutare le abitudini di vita e gli orari di uscita nonché a stare sempre in guardia e fare attenzione per evitare di incontrarlo. Pertanto il Giudice, sulla scorta degli elementi emersi, al fine di scongiurare la reiterazione delle medesime condotte, ha emesso la misura coercitiva personale del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, prescrivendo all’indagato di mantenersi ad una distanza non inferiore ai 500 metri dall’abitazione della donna, con l’ulteriore precisazione di non comunicare attraverso qualsiasi mezzo anche telefonico ed informatico con la stessa.

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