Di seguito riportiamo il testo di una lettera inviata da Piero Gioia alla cittadinanza di Brindisi, al Sindaco Consales, al Segretario Generale Giacovazzo, ai dirigenti comunali Roma, Del Citerna, Trane, Cafaro, Nigro, ed a tutti i componenti della Giunta e del Consiglio Comunale.
E’ ARRIVATA LA TARES.
Entro il mese di Dicembre, Noi contribuenti di Brindisi, dobbiamo effettuare il saldo della TARSU (TARES).
Senza essere stata “divulgata” (così come avvenuto per altri Comuni d’Italia) alcuna informativa, senza essere stato recapitato il bollettino postale (almeno io non l’ho ricevuto, così come diversi miei conoscenti), è stato anche stabilito l’importo del rateo.
Quindi, ad oggi, occorre informarsi sull’importo da versare e provvedervi in merito, poiché non sussistendo i tempi tecnici per poter valutare se tale importo è dovuto oppure no, si rischia di incorrere in sanzioni amministrative.
Da buoni Cittadini non ci sottrarremo a tale incombenza, tuttavia dal mese di Gennaio una “raccolta firme” si renderà necessaria per incaricare un’Associazione (in difesa del Consumatore) ed uno Studio Legale, al solo scopo di ottenere dalla Pubblica Amministrazione le risposte che non ha mai voluto fornire a “Pubblici Quesiti” (strettamente collegati alla tassa sui servizi) ed auspicarne un rimborso per prestazioni e forniture non ricevute.
Come i più attenti ricorderanno, in più occasioni era stato chiesto all’Amministrazione Comunale di verificare preventivamente (la vigilanza sugli appalti è un obbligo di legge !!) se vi fosse la congruità tra il servizio pagato dal Contribuente e quello reso dall’Appaltatore; se tutto ciò che si corrispondeva nel canone mensile (oltre un milione di euro) fosse messo in esercizio (forniture e servizi), osservato che v’è l’obbligo delle Amministrazioni di gestire nel miglio modo possibile il “bene pubblico”.
Per semplificare il gravoso lavoro degli Uffici Comunali, ci si era limitati solo sui: programmi di lavaggi cassonetti/bidoni e cestelli gettacarte ed alla mappatura dei cestelli gettacarte – programmi/itinerari delle “Bonifiche Notturne” – mappatura dei cassonetti carrelati – verifica sulle cause determinanti una eccessiva produzione di rifiuti “ingombranti” – programma operativo di pulizia caditoie, cunette stradali e canali di scolo – stime sulle percentuali di Raccolta Differenziata – programmi si spazzamento meccanizzato, insomma far conoscere al Contribuente ciò che è dovuto, prima di esigere un pagamento correlato.
Non è successo nulla, anzi (!!) ad aggravare una situazione di inefficienze ed inosservanze si sono aggiunti provvedimenti amministrativi per anomalie edilizie ed urbanistiche.
Difatti, come si ricorderà, nel recente era stata emanata una “Ordinanza di sgombero” per i cantieri in uso alla Società MONTECO S.r.l., poiché privi della Certificazione di Agibilità.
Ordinanza, in ogni caso, ad oggi ancora non rispettata (!!), nonostante un Capitolato ed un Contratto da rispettare – oltre ad un luogo di lavoro privo di requisiti.
Come se non bastasse, non solo non si ricevono i servizi previsti, non solo si utilizzano locali sprovvisti delle certificazioni di agibilità, non solo si esigono le somme per servizi e forniture cui non è stato accertato il regolare svolgimento (anzi forse si, considerato che il Comando Polizia Municipale spesso relaziona negativamente in merito), ma si consente che una Società di fiducia del Comune trascini lo stesso Ente davanti ad un Tribunale ed usi toni che risultino essere offensivi e lesivi non solo nei confronti di chi sono rivolti ma, di riflesso, per l’INTERA CITTADINANZA (contenuti impugnativa RG 1493/2013 del 27.09.2013).
Il Comune, se lo ritiene opportuno, potrà continuare nel particolare rapporto fiduciario con l’attuale gestore del servizio (pur non comprendendo su cosa questo si dovrebbe basare);
Noi contribuenti siamo costretti ad avviare procedure in autotutela;
Viene da chiedersi se l’Organo di giurisdizione (essendo spesso presente nella Casa Comunale) abbia deciso di verificare la condizioni di liceità su questa attività, specie in presenza di circostanziate e comprovate denunce. Sarà una domanda che rivolgerò direttamente.
Nasce spontaneo un quesito: ma ora che una Società (per i servizi di Igiene Urbana) potrebbe far risparmare circa un milione di euro/anno ai Contribuenti, Questa (essendosi formalmente proposta ed essendo in possesso di quanto necessario per sottoscrivere un contratto regolare) riceverà l’affidamento oppure no (??).
Richiamiamo alla memoria ciò che si apprese dalla stampa: in analoghe situazioni di mercato (proventi CONAI in favore del Comune – quindi della Cittadinanza) Monteco S.r.l. partecipò alla gara poi (poiché unica concorrente perciò assegnataria) declinò di sottoscriverla e continuò l’attività incamerando i proventi.
Saluti
Geom. Piero GIOIA
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