May 1, 2025

Apprendo dai mezzi di informazione che la Dott.ssa Livia ANTONUCCI (portavoce per Fratelli d’Italia – AN, che qui saluto cordialmente) esprime soddisfazione per una ipotetica realizzazione di “Isole Ecologiche” (illudendoci che queste non prevedano un “ammucchiamento di cassonetti” in angoli della Città) ed il potenziamento dei prelievi della “Frazione Umida” prodotta dai cittadini.
Personalmente credo che il problema di ciò che si registra nel Centro Storico (ma anche in ogni Quartiere della Città) non possa essere risolto aumentando le frequenze di raccolta della Frazione Umida e/o istituendo qualche “Isola Ecologica”, l’amico Cesare MEVOLI (già Assessore al ramo nella Giunta MENNITTI, nonché militante in Fratelli d’Italia – AN) conosce perfettamente le esigenze del territorio e ciò che il contribuente dovrebbe ricevere a fronte di onerose tassazioni.

 

Condivido che il servizio di raccolta “Porta a Porta” risulti essere indispensabile per migliorare le percentuali di “Raccolta Differenziata” ed evitare l’aumento dell’Ecotassa, ma questa dev’essere disciplinata e monitorata, avendo cura di impedire impatti ambientali poco affini e salvaguardare gli aspetti igienico sanitari.

Proprio in merito mi faccio e vi faccio delle domande:
si è certi che il bidoncino lasciato sull’uscio di casa la sera e ritirato il giorno seguente non contragga agenti batterici che poi introduciamo nelle nostre abitazioni (??), penso (ad esempio) alle urine di un animale randagio che possono contaminare il bidoncino;
come si può identificare l’utente disciplinato da quello non, se non vengono codificati i sacchetti dove conferire le varie merceologie del rifiuti (??);
quegli ammucchiamenti di bidoni all’interno delle aree condominiali e scolastiche (mai lavati), siamo certi che non siano un pericolo per i nostri figli (??);
tutti quei bidoni presenti in ogni la dove della città, con quelle catenelle, siamo certi che non incidano negativamente alla visione ottica del passante (??),
sulla base di queste perplessità, ma soprattutto sulla base dei costi che si sopportano per ricevere un servizio, si deve predisporre il servizio di raccolta “Porta a Porta”.

 

L’ex Assessore al ramo, Cesare MEVOLI, ad esempio, stava valutando la possibilità di dotare ogni quartiere di Città di “Piattaforme Ecologiche” (vigilate ed usufruibili dalle 06.00 del mattino sino alle 19.00 della sera) con servizio a domicilio per le utenze in difficoltà.

 

Questo potrebbe essere un progetto futuristico, peraltro già adottato altrove, oggi il problema si potrebbe risolvere attivando:
a) la raccolta “Porta a Porta” per le sole tipologia del rifiuto ”Indifferenziato” – “Carta e Cartone” e “Plastica”, attraverso sacchetti codificati da depositare sull’uscio di casa la sera (eliminazione dei bidoncini);
b) la raccolta giornaliera a cassonetto per le sole tipologie dell’”Umido” e del “Vetro/Metalli” (quest’ultima già esistente).

 

Valutato che nel canone mensile per i “Servizi di Igiene Urbana” si corrisponde una somma per il servizio notturno (“bonifica permanente del territorio”), la raccolta dei sacchetti si potrebbe effettuare in orario notturno (il cittadino uscirebbe il sacchetto entro le 23.00) , in modo tale che la città, al suo risveglio, sarebbe già libera dai rifiuti.
Valutato che l’attuale “Servizio di Igiene Urbana” prevede che i cassonetti non debbano essere soppressi (Determinazione Commissariale n.124/12) ma bensì risultare complementari al servizio “Porta a Porta”, questi potrebbero essere circoscritti alle sole Frazioni “Umido” e “Vetro/Metalli”.

 

Non si dovrebbero registrare costi aggiuntivi per tali modifiche ai servizi, poiché ammortizzati:
1) con il risparmio del numero di cassonetti che dovrebbero essere attualmente presenti sul territorio (circa 1500 pezzi di cassonetti da litri 1700);
2) con le attività di lavaggio e manutenzione dei cassonetti previste dal contratto (non effettuate poiché cassonetti in numero inferiore),
all’opposto, il risparmio sugli investimenti e sui servizi potrebbe consentire di applicare ai cassonetti il sistema di rilevazione utenza (schema magnetica) ed ai sacchetti quello della banda magnetica.

 

Non si dica che tutto ciò verrà messo in atto con l’imminente gara dell’ARO, poiché chi è di professione, oppure è stato in una Amministrazione sa perfettamente che ci saranno:
il ricorso al bando;
il ricorso per l’ammissione e/o esclusione di uno dei partecipanti;
il ricorso per le modalità di presentazione dei plichi di gara;
il ricorso sulla valutazione operata dalla Commissione giudicante la gara,
in sintesi, passeranno anni per individuare il futuro “gestore del servizio di Igiene Urbana”.

 

Pertanto, se si vuol (effettivamente) raggiungere le percentuali di Raccolta Differenziata indicate dalla Regione Puglia, se non si vuole trasgredire ai contenuti dell’articolo 8 paragrafo 5 della Legge Regionale 24/12 (nella quale si stabilisce che i corrispettivi provenienti dalla commercializzazione di rifiuti da imballaggio derivanti dalle raccolte differenziate siano erogati esclusivamente agli enti locali facenti parte dell’ARO, cui è fatto divieto di delegare tale funzione al gestore del servizio di raccolta e trasporto); se si vuole ottenere un servizio che tuteli gli aspetti igienico sanitari in città, se non si vogliono assecondare condizioni di liceità, quanto nella presente dovrebbe trovare immediato riscontro, diversamente ogni intervento, raccolta firme lascia il tempo che trova.

 

Geom. Piero GIOIA

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