A larga maggioranza, il Consiglio Comunale di Brindisi ha approvato l’ordine del giorno denominato “sulle determinazioni da assumere a tutela degli interessi del Porto di Brindisi, in seguito alle disposizione entrate in vigore con il D.Lgs. n. 169 del 08/04/2016 in materia di accorpamento delle autorità portuali nelle autorità di sistema portuale – Richiesta di attivazione della procedura di moratoria di cui all’art. 22, comma 2″.
Nonostante le fibrillazioni di inizio seduta (con la mancanza del numero legale), l’ordine del giorno concertato da quasi tutti i capigruppo consiliari nella riunione di ieri, è passato con 23 voti a favore e 5 contrari.
Hanno votato a favore il Sindaco Carluccio, 16 consiglieri di maggioranza e sei di opposizione (BBC, M5S, FI e UDC). Contrari I consiglieri PD, Lista Marino, Rinasce Brindisi, Area Popolare.
Nell’ordine del giorno si impegna la Carluccio a richiedere in ogni sede che il Governo e il Parlamento, in concorso con la Regione Puglia, ridefiniscano l’organizzazione prevista per i porti pugliesi con il Decreto legislativo n.169/2016, prevedendo una unica Autorità di sistema portuale per tutti i porti della regione.
Inoltre si impegna la Carluccio ad esperire ogni azione utile e tempestiva, finalizzata a fare sì che il presidente della Regione Puglia, entro il termine fissato del 15 settembre 2016, avanzi l’istanza prevista di moratoria di cui all’art. 22, comma 2.
Secondo tale comma “su richiesta motivata del Presidente della Regione, da presentarsi entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente comma, può essere altresì disposto, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il mantenimento, per un periodo non superiore a trentasei mesi, dell’autonomia finanziaria e amministrativa di Autorità portuali già costituite ai sensi della citata legge n. 84 del 1994“.
Giova sottolineare che, da disposizione legislative la richiesta deve essere motivata ma, dal testo licenziato dal Consiglio Comunale di Brindisi, non si ravvisa alcuna argomentata motivazione a supporto della richiesta di moratoria.
Probabilmente sarà implicito che, tra le azioni demandate alla Carluccio, vi è anche quelle di avanzare agli organi preposti le ragioni effettive e documentate per le quali il porto di Brindisi trarrebbe beneficio dal periodo di moratoria.
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