May 10, 2025

Attualmente circa 80 L.S.U., svolgono attività ”lavorativa” per il Comune di Brindisi.

 

I Lavori Socialmente Utili (in acronimo LSU), in Italia, sono delle particolari figure di lavoratori che consentono la partecipazione ad iniziative di pubblica utilità limitate nel tempo per soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro.

 

Di queste figure se ne è abusato negli anni in quanto a “COSTO ZERO” per la P.A. ovviando così alla carenza di organico.

 

Negli anni sono stati impiegati in diversi settori: addetti alle pulizie dei locali, all’interno delle scuole comunali, manovalanza, portierato e supporto amministrativo.

 

Dopo circa 20 anni è un dato di fatto che gli L.S.U. abbiano raggiunto un grado di competenze professionali pari a quelle dei dipendenti comunali, infatti sono del tutto sovrapponibili con i normali impiegati a tempo indeterminato e soprattutto, sono indispensabili per la stessa vita della macchina comunale.

 

Il fatto che in questo articolo abbia usato il virgolettato per indicare la parola “lavoratori” deriva dalla legittima domanda se queste persone lo siano realmente.

 

Il compenso viene corrisposto daII’I.N.P.S. sotto forma di “sussidio di disoccupazione” senza mai alcun versamento di contributo previdenziale.

 

Quindi gli L.S.U. sono dei lavoratori, disoccupati o dei lavoratori in nero legalizzati?

 

In questi mesi, il Commissario Prefettizio di concerto con la struttura amministrativa ha approntato un piano di graduale assorbimento all’interno dell’Amministrazione.

 

La Corte dei Conti si è gia espressa favorevolmente offrendo la possibilità ai comuni di derogare al patto di stabilità ed al piano di assunzioni comunale.

 

Alla luce di quanto sopra esposto attendiamo un intervento rapido e risolutivo del problema da parte del Sindaco Carluccio per mettere fine ad una questione spinosa che da anni mortifica la dignità ed i diritti di queste persone.

 

Gianluca Quarta
(Area Popolare Brindisi)

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