Quella che potremmo descrivere oggi è la Cronaca di una crisi dei rifiuti annunciata. La città di Brindisi con la raccolta dei rifiuti sospesa è letteralmente sommersa dall’immondizia.
Una crisi generata dall’assoluta incapacità dell’amministrazione comunale di Brindisi che guida anche l’OGA, l’organo di governo d’ambito per l’impiantistica del settore rifiuti.
Era noto a tutti da mesi che la discarica di Autigno fosse sotto sequestro per le falde inquinate e che l’impianto di biostabilizzazione non funzionava correttamente, come testimonia la relazione del Prof Notarnicola consegnata nell’ormai lontano dicembre 2014. Così come tutti sapevano che l’impianto di Cdr e Biostabilizzazione era stato affidato alla Nubile con un’ordinanza sindacale senza realizzare le necessarie ed inderogabili prescrizioni dell’AIA regionale.
Eppure si è andati avanti, passando mesi nel discutere di una improbabile transazione senza invece affrontare il cuore del problema ovvero un’impiantistica al collasso e non in grado di trattare i rifiuti secondo quanto imposto dalla normativa vigente.
I risultati sono appunto quelli di una crisi dei rifiuti annunciata con la città di Brindisi ridotta ad una pattumiera.
Adesso non vi sono altre soluzioni se non chiedere alla Regione Puglia la stessa solidarietà che è stata chiesta in questi anni a Brindisi e conferire i rifiuti in altre province per il periodo di tempo necessario per realizzare un impianto di compostaggio aerobico ed il revamping di quello di stabilizzazione dei rifiuti.
Sono cose che, vista l’estrema urgenza, con un iter accelerato da parte della Regione si possono realizzare in 12 mesi, così come in pochi mesi occorre per portare la raccolta differenziata al 70% .
Nessuno comunque pensi che in questa città si possa usare questa crisi dei rifiuti per aprire nuove discariche o addirittura inceneritori. Il nostro territorio chiede invece la realizzazione della strategia rifiuti zero che oggi quest’amministrazione non riesce assolutamente a programmare.
COMUNICATO STAMPA BRINDISI BENE COMUNE
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