April 30, 2025

Ho saputo che un dirigente locale del sindacato, più attaccato alla tessera di partito che a quella sindacale e quindi più propenso a tutelare l’Amministrazione in luogo dei dipendenti, sta palesando un coinvolgimento dello scrivente nella vicenda involgente il mancato riconoscimento della produttività in favore dei dipendenti dell’Ente. Mi costringe a prendere posizione sulla vicenda per chiedere al sindacalista: da giugno del 2015 ad oggi qual è stato il momento in cui il sindacato si è interessato del personale e non alla tutela di Sindaco, Amministrazione e segretari? Nel luglio del 2016 l’assemblea dei dipendenti, che faceva seguito ad una delegazione trattante del mese di aprile, evidenziava le criticità legate alla produttività 2015 e 2016: in quel tempo era possibile ancora “prendere il toro per le corna”, invece si è continuato a difendere solo l’Amministrazione. Il Comune spende annualmente €.160.000,00 circa di stipendi ed emolumenti ai segretari comunali (uno in malattia l’altro individuato dalla agenzia dei segretari): nessuno ha redatto nel corso del 2016 (ed a tutt’oggi) il PEG 2016. Per non parlare poi della carenza di personale: nulla da Area Vasta, e finanche le delibere per assumere vigili a tempo determinato ed indeterminato sono rimaste inattuate. Nel momento in cui il segretario Dr. Montanaro ha costretto il Comandante Verdura a scontare quasi un anno di ferie per poi pensionarsi, perché i sindacati non hanno chiesto di avviare il concorso ?. Nulla, solo il silenzio da parte di chi, responsabile sindacale, pur non avendo poteri, ha sottoscritto un contratto “fasullo” di sponsorizzazione Enel piuttosto che preoccuparsi della sottoscrizione del contratto decentrato: la tutela del sindaco e delle sue feste viene prima della tutela dei dipendenti comunali. Leggete il decreto che ha riconosciuto ad un segretario €.9.000,00 annui in più come indennità di risultato per: aumento stagionale della popolazione, perché, secondo Renna, siamo sede di alta montagna, per eventuali calamità naturali (forse si riferiva all’operato di questa amministrazione) per l’appartenenza al nucleo di valutazione (che il nostro comune non ha) e, ciliegina sulla torta, proprio per quanto saprà fare per il completamento della performance. E’ gravissimo poi leggere che Amministrazione e sindacati avevano concordato di far proporre decreto ingiuntivo ai dipendenti e che la giunta non si sarebbe opposta facendo divenire il titolo definitivo per aggirare i pareri negativi di Oiv e revisore dei conti. Se fosse accaduto in un contesto privato si userebbe il termine di “tentativo di truffa” o di “tentativo di ottenere erogazioni pubbliche in assenza di titoli giustificativi”. Solo menti contorte ed abituate ad agire in frode alla legge avrebbero potuto pensare che fosse questa la soluzione. Non solo: dapprima si incarica un legale esterno a difendere il comune contro i dipendenti e poi la stessa giunta con un atto di indirizzo privo di pareri tecnici delibera di pagare utilizzando forme e procedure contro legge. Come può, ad esempio, un titolare di p.o., sottoscrivere un impegno a restituire, in caso di soccombenza in giudizio, le somme nel frattempo erogate a valere sul fondo 2016 e 2017: l’indennità di risultato grava sul bilancio! Sta sottoscrivendo un accordo nullo, tanto “truffaldino” quanto l’aver consegnato al legale una determina revocata e priva di valore giuridico. Sindacato e Sindaco hanno indotto i dipendenti ad avviare un percorso ai limiti del penale, concordando di utilizzare la firma di un magistrato (in assenza di opposizione) per aggirare i pareri negativi e l’impossibilità ad erogare le somme. Poi l’Amministrazione, priva di attributi e qualità morali, ha fatto addirittura retro marcia dall’impegno assunto ed ha proposto opposizione ai decreti adottando un atto privo di pareri rimettendo la palla al segretario generale ed al servizio finanziario per avere vittime sacrificali cui scaricare le colpe di tutto. Vergognatevi. Come si può scrivere su un pubblico comunicato: “Preso atto: della decisione
dell’amministrazione comunale di costituirsi in giudizio avverso i decreti ingiuntivi (ben 32) emessi in favore dei ricorrenti dal giudice del lavoro del tribunale di brindisi per la mancata corresponsione delle somme dovute per la produttività anno 2015, nonostante rassicurazioni del tutto opposte rese sino a quel momento dall’amministrazione comunale”. Certo i Sindacati hanno ragione ad essere arrabbiati per la “pagliacciata” posta in essere da sindaco ed assessore al ramo nell’invitare i dipendenti a proporre decreto ingiuntivo rassicurando l’inerzia per poi deliberare l’opposizione ai decreti ingiuntivi: ma se sono “correi” non si lamentino, almeno pubblicamente, continuino a lavare i panni sporchi “in famiglia”! Il sindacato non può mettersi allo stesso livello della attuale Amministrazione: tra continue violazioni di legge e tentativi di aggirare le norme! Cari dipendenti non era necessario imbarcarsi in vere e proprie “porcherie”, non era necessario mettere in difficoltà il vostro legale non raccontandogli la verità e consegnando un documento inesistente: il Giudice non potrà mai dare seguito ad un atto revocato con i pareri negativi di Oiv e revisore dei conti e rischiate di essere condannati anche al pagamento delle spese e competenze di lite. In verità i sindacati avrebbero dovuto coadiuvare i lavoratori nell’azione non già contro il Comune ma contro i segretari comunali che si sono succeduti e non hanno fatto quanto loro competeva per consentire l’erogazione delle somme ai dipendenti. Se la mancata adozione di un atto dovuto ha creato il danno, lo paghi chi ha sbagliato, chi non ha redatto il Peg, sia esso provvisorio o definitivo. Il Sindaco innanzi a tali inadempienze dei segretari (da lui scelti ed alle sue dirette dipendenze) ha agito? Ha avviato procedimenti disciplinari nei confronti dei segretari? Nel vecchio comunicato stampa del 2016 i sindacati scrivevano: “l’ignavia di questa amministrazione ricade su tutti i dipendenti”: l’affermazione è incompleta perché accanto a quella dell’Amministrazione occorre aggiungere l’ignavia del sindacato, o forse la soggezione di questi all’Amministrazione. Per dare tuttavia la giusta risposta anche a quei dipendenti comunali (e sono tanti) che hanno ritenuto migliorativo mettere alla guida del Paese gli inetti ed incapaci che ci amministrano (e queste sono le conseguenze del loro agire), e per evitare che siano ricattabili da chi oggi tenta, pur essendo un Giuda, di dare apparente disponibilità, io vi indico l’unica soluzione possibile al problema, peraltro suffragata dalla sentenza della Corte di Cassazione che vi allego. Raccontate la verità al vostro legale, e chiedete le somme che vi spettano non come produttività ma come danni da perdita di chances. Avete svolto il lavoro, gli obiettivi, sebbene tardivi, sono stati individuati, da sempre avete riscosso la produttività per aver raggiunto gli obiettivi, per cui, come ha chiarito la cassazione, “l’indennità di risultato come la produttività non sono emolumenti da corrispondere “automaticamente”..come dimostrano i molteplici provvedimenti di condanna emanati dalla Corte dei Conti per l’avvenuta attribuzione di indennità ….. in assenza della indicazione degli obiettivi..”: il giudice ordinario non può dare esecuzione ad un procedimento viziato, ma può e deve riconoscere il danno da perdita di chances da liquidarsi in maniera equitativa. La collega che difende i dipendenti, professionista esperta, una volta edotta della verità sino ad oggi sottaciuta ben sa di poter avviare un procedimento autonomo per chiedere i danni o di poter proporre domanda riconvenzionale nel giudizio già pendente perché trattasi di domanda connessa alle domande ed eccezioni proposte dal Comune. In quella sede potrà sottoscriversi un verbale di conciliazione che giammai potrà comportare danno erariale e lo scrivente sin da ora, pur auspicando che il Comune sia commissariato, qualora rivestisse ancora il ruolo di consigliere comunale sarà pronto a votare favorevolmente una delibera di riconoscimento delle somme se ritenute debiti fuori bilancio (ma tali non sono). Caro sindacalista, il sottoscritto è abituato a fornire soluzioni nel rispetto della legge non ad utilizzare strumenti illegali ed illegittimi per coprire proprie incapacità e collusioni con la politica, esponendo i funzionari, i revisori e l’Oiv che esigono il rispetto della legge al linciaggio mediatico, e soprattutto esponendo i dipendenti a danni aggiuntivi
anche in termini di condanna al pagamento delle spese e competenze di lite. La presente viene inviata all’indirizzo pec del Comune con allegata la sentenza cui si fa riferimento chiedendo che copia sia consegnata ai dipendenti del Comune.

 
Avv. Pasquale Rizzo

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