«Servo per due» ha radici in Carlo Goldoni. E diventa l’adattamento di Richard Bean che per tre anni sbanca i botteghini dei teatri dello west end londinese. La versione italiana ha un capocomico d’eccezione, Pierfrancesco Favino, che divide la scena con dodici attori del «Gruppo Danny Rose» (dal titolo di un film di Woody Allen). Lo spettacolo arriva al Teatro Verdi di Brindisi giovedì 26 e venerdì 27 febbraio (ore 20.30).
Procedendo tra travestimenti, scherzi e gag, lo spettacolo mantiene intatto lo spirito originale dell’opera. «Servo per due» nasce su iniziativa della compagnia «Gli Ipocriti», da tempo desiderosa di allestire uno spettacolo che svecchiasse la Commedia dell’arte dandole un respiro più vicino ai giorni nostri. E in effetti la messinscena propone una riflessione diversa su un classico del teatro: «Il testo riprende la tipologia della maschera di Goldoni – racconta Pierfrancesco Favino -. Noi abbiamo italianizzato i personaggi e le situazioni, portando sotto i riflettori i comportamenti dell’italiano dinanzi alle vicende della vita, comportamenti che sembrano riproporsi anche con il passare delle epoche e degli anni. La nostra è una commedia comica, con personaggi in fuga, dai comportamenti maldestri, tipicamente italiani».
Un audace balzo temporale catapulta la scena nell’Italia degli anni Trenta, in pieno governo fascista evocato con la canzonetta italiana che furoreggia grazie al «Trio Lescano», e non solo. Varietà, musical, teatro di prosa, cabaret e perfino vecchie comiche stile torte in faccia, tutto fa parte di un “gioco” spericolato in cui il primo artefice è Favino. Un moderno Arlecchino che, come il suo antenato goldoniano, si barcamena per fame tra due padroni, che in realtà sono due sgangherati malviventi. Tra equivoci, missive scambiate, ricevute mangiate, bottiglie di vino consegnate per sbaglio, il protagonista riesce a richiamare in vita il meglio dell’antica Commedia dell’arte: mimica, arte dell’affabulazione e simpatia irresistibile lo portano a fare del suo ruolo il collante di tutto lo spettacolo.
La versione di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli (che insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder hanno curato anche traduzione e adattamento) è il risultato di un lungo lavoro di preparazione e affiatamento di un gruppo di attori, acrobati, musicisti alla riscoperta dell’energia pura del teatro. «Servo per due» è arrivato in Italia diventando il cardine di un progetto sulla Commedia dell’arte rivisitata e adattata al nostro tempo. Laboratori sull’acrobazia, sul canto e sulla clownerie hanno impegnato per mesi gli attori del «Gruppo Danny Rose», che hanno preso parte a un work in progress intenso, al fine di declinare l’espressività di questo classico secondo tecniche e sensibilità attuali.
Ne è nata una commedia di assoluto divertimento, impetuosa dal punto di vista verbale e visivo, coinvolgente (sono irresistibili i momenti d’improvvisazione e interazione con gli spettatori), con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso.
La musica è parte integrante del lavoro e viene eseguita dal vivo dall’«Orchestra Musica da Ripostiglio» (gruppo finalista nella terna «Miglior autore di musiche» del «Premio le Maschere del Teatro», edizione 2014), composta da quattro elementi (Luca Pirozzi alla chitarra, voce e banjo; Luca Giacomelli alla chitarra e voce; Raffaele Toninelli al contrabbasso e voce; Emanuele Pellegrini alle percussioni e voce) che hanno curato anche gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca. Un «brillante affollamento scenico» che sul palcoscenico sgroviglia tredici ruoli e dà vita a uno spettacolo di grande effetto.
Si comincia alle ore 20.30
Durata dello spettacolo: 2h 40min più intervallo
Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it
Tel. (0831) 229230 – 562554
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