May 17, 2025

Il Comune di Brindisi ha inviato formale diffida ad Eni Versalis “in ordine alla predisposizione urgente di adeguate misure e idonei strumenti volti al non verificarsi di eventi emissivi incontrollati”.

La notizia è stata diramata dal Sindaco Riccardo Rossi in una conferenza stampa convocata a Palazzo di Città alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Roberta Lopalco.

 

Rossi si è soffermato sui motivi che hanno determinato la decisione.
Le frequenti accensioni delle torce di emergenza – si legge nella lettera di diffida – rendono estremamente cogente il tema dell’efficientamento dell’impianto, al fine di evitare il sistematico ripetersi di eventi transitori, che per loro natura dovrebbero restare episodici e che, invece, sono divenute sistematiche espressioni di guasti di sistema, sovente non previsti“.

In contestazione vi sono soprattutto gli ultimi eventi (28 aprile, 3 giugno, 20/21 luglio, 18/19 settembre). In quelle occasioni “si è attivata la torcia di emergenza RV101C per convogliamento gas da parte dell’impianto di cracking P1CR a seguito di blocchi del compressore asservito a1 ciclo frigo propilene, i quali si sarebbero determinati per semplici innalzamenti dell’acqua di raffreddamento degli armadi dovuti ad intasamenti del filtro posto sul circuito acqua, oppure per errori durante le fasi di manutenzione“.
Di più: “In occasione dell’accensione del 18 settembre, l’Autorità di controllo presente sul posto per una visita ispettiva AIA, ha potuto direttamente constatare e testimoniare il malfunzionamento dei sensori di misura della pressione e il blocco del misuratore di portata del gas in torcia, parametri indispensabili per verificare la colpevolezza metodologica delle operazioni.
Inoltre, appare disattesa da parte del Gestore la specifica prescrizione AIA sull’impianto e sui collettori delle torce, che ne dispone l’utilizzo solo in situazioni di emergenza e/o nelle fasi di avvio/spegnimento impianti, senza generare fumo visibile, con efficienza di rimozione di VOC superiore al 98% (o 99%) e temperatura minima di combustione superiore a 800″ (o 1000″), garantendo un rendimento di combustione non inferiore al 99% o in determinate condizioni anche di portata”.
Ora – si legge ancora nella contestazione ufficiale – è appurato da Arpa Puglia che gli eventi transitori, pur non comportando generalmente superamenti dei valori limite di inquinanti attesi in aria-ambiente quali benzene, NOx, SOx, CO, VOC (poiché tali VLE sono impostati su base annuale, come da Allegato XI del DLgs 155/2010 e ss.mm.ii,, poco idonea a valutare eventi di natura impulsiva e transitoria), hanno comunque comportato immissioni in aria-ambiente tali da non poter escludere effetti sanitari nella popolazione esposta; la stessa Agenzia regionale ha dichiarato al riguardo che “il fatto che le emissioni di questo tipo (transitori di esercizio, ndr) non provocano superamenti dei limiti previsti non significa, tuttavia, che non vi sia stato un apporto degli inquinanti emessi rispetto alla qualità dell’aria“.

Ancora: “con riferimento all’evento del 18/9/2018 Arpa Puglia afferma (verbale di constatazione ARPA n. 30 de1 18109/2018 e relazione qualità dell’aria del 18-19 settembre 2018) che “è verosimile che i venti prevalenti da est abbiano favorito la dispersione dei fumi emessi dalla zona di Punta di Torre Cavallo verso la zona industriale di Brindisi, lambendo la zona abitata, anche in considerazione del fatto che nei siti dove sono presenti stazioni fisse di qualità dell’aria, si è osservata una significativa variazione di concentrazione del benzene nella centralina Brindisi- SI5M nelle ore l1-l3 del 18/09

 

Alla luce di tali evidenze, quindi, l’amministrazione comunale diffida Versalis “a disporre la messa a disposizione di misure, personale e materiale tecnico idoneo a contenere strutturalmente il fenomeno, in termini di legge ed in conformità al proprio titolo autorizzativo ovvero esegua tutti gli interventi necessari ad evitare il ripetersi degli eventi emissivi in questione, anche attraverso ditte appositamente specializzate” e a “comunicare a questo Comune e a ciascuno delle competenti autorità ed organi di controllo, l’avvenuta esecuzione della presente diffida al fine di consentire agli stessi di effettuare le opportune verifiche, inviando inoltre, la necessaria documentazione attestante lo svolgimento delle attività implementate”.

Inoltre Versalis è diffidata ad “attivarsi comunque nel più breve tempo possibile per intraprendere ogni azione necessaria e in ogni caso entro e non oltre il termine di 30 (trenta) giorni dalla notifica della presente diffida.

Nelle more di tali adempimenti – infine – in caso di prevista reiterazione di ulteriori eventi emissivi incontrollati, di dispone tempestivamente e senza indugio ogni possibile azione tesa alla prevenzione ambientale e sanitaria della popolazione esposta, in coordinamento con le autorità competenti, tra cui Arpa Puglia ed ASL BR.

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