Ancora una volta la città di Brindisi si vede imporre decisioni piovute dall’alto……
Il Presidente delle Regione Puglia Michele Emiliano ha proposto lo spostamento del Gasdotto dall’area di S.Foca-Melendugno a Brindisi…….
Non si conoscono le ragione del perché di questa decisione, e le motivazioni che il Presidente sta cercando di dare non trovano riscontro in quanto per primo l’Enel non ha affatto intenzione di convertire la Centrale di Cerano “Federico II” a gas , e anche la volontà della popolazione locale è fortemente contraria alla realizzazione del gasdotto, in quanto è già alle prese da decenni con impatti ambientali devastanti.
Inoltre Tap aveva già scartato negli anni scorsi ben quattro possibilità di approdo del gasdotto a nord e sud di Brindisi, sia per motivi ambientali che tecnici (praterie di Posidonia oceanica classificate come Sic, interferenze con altre strutture industriali ecc )
Insomma, l’unico risultato di queste pressioni per dirottare di nuovo il “tubo” verso Brindisi rischiano di accendere la miccia di uno scontro tra territori, tipico effetto delle situazioni in cui la politica è in ritardo e non ha in realtà proposte alternative condivise tra i territori: “Non sulla tua costa? E perché sulla mia?”
La Regione Puglia, invece di proporre alternative che risultano insostenibili tecnicamente e che causerebbero solo odiose guerre campanilistiche, ha il dovere di esprimersi sullo stato di fattibilità e su eventuali altre alternative.
Si tratta di questioni cruciali per il destino del territorio di Brindisi e la politica locale ha il dovere di farsi portavoce della volontà dei Brindisini a difendere il proprio territorio già fortemente depauperato e martoriato, Brindisi non deve essere sempre considerata una pattumiera e i Brindisini non devono sempre subire….”partecipazione come diritto” vale anche per Brindisi, anche perché siamo favorevoli allo sviluppo del territorio ma discutendone i vari aspetti nelle sedi opportune e sui tavoli preposti.
Da parte del presidente Emiliano ci aspettavamo ben altre attenzioni sia a tutela del territorio ma anche avere un giusto ruolo di rappresentanza territoriale che potesse essere portavoce delle problematiche locali.
Ci si deve unire e mettere da parte le divisioni ed altre lacerazioni interne alla politica e si deve lavorare tutti nell’unico impegno di impedire che il gasdotto venga realizzato a Brindisi . E’ necessario fare fronte comune per scongiurare il pericolo di un’ altro attentato al nostro territorio
Raffaele Iaia
Ex capogruppo UDC
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