Le ultime notizie sul gasdotto Tap infiammano il dibattito al Comune di Brindisi.
Ad accendere la miccia è Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia, secondo il quale “i rappresentanti del PD pugliese stanno ufficialmente spingendo presso il Governo affinché si sposti il sito TAP a Brindisi”.
Scrive D’Attis: “la lobby del PD pugliese si reca dal Ministro per proporre lo spostamento di TAP a Brindisi, il Sindaco di Brindisi resta in silenzio anche perché da quel Partito è stato sospeso, i rappresentanti del PD brindisino sono addormentati e nel frattempo della città di Brindisi se ne parla senza rispetto. Come ormai accade spesso”.
“Sergio Blasi, Loredana Capone e co. – continua D’Attis – stanno da tempo operandosi per portare a Brindisi il gasdotto, a volte trovando qualcuno pronto con il cappello in mano. Il silenzio di Consales è assordante. È umiliante (per loro e per la città) l’atteggiamento passivo del PD brindisino dopo che persino il Consiglio comunale all’unanimità si è espresso chiaramente”.
Il Consiglio comunale di Brindisi, qualche mese fa, ha, infatti, votato un ordine del giorno presentato dai gruppi di centrodestra con il quale si esprime parere negativo a TAP.
“Si tratta – conclude D’Attis – di un film già visto. Regia di Blasi-Capone. Mi auguro che Consales non voglia continuare a fare la comparsa”.
Puntuale arriva la risposta di Consales: “Il capogruppo di Forza Italia Mauro D’Attis è tornato a far sentire il suo battito cardiaco nel disperato tentativo di dare all’esterno un segnale di vita”.
“D’Attis ha affermato che la scelta del sito per la TAP è fortemente condizionata da una presunta ‘lobby’ del PD pugliese – afferma il primo cittadino – ma lui sa di mentire spudoratamente.
Il PD di Brindisi non ha mai tergiversato un istante su questo argomento ed ha confermato il proprio ‘no’ alla scelta del sito brindisino e coerentemente lo ha fatto anche il Sindaco (D’Attis sa bene che non sono stato sospeso dal partito, ma che ho scelto io di non ricoprire alcun ruolo nel PD in attesa della conclusione della mia vicenda giudiziaria) durante l’audizione con il Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna.
Ciò significa che, al contrario dei ‘diktat’ imposti da Forza Italia ai suoi uomini (e chi non li rispetta viene cacciato in malo modo), nel PD nessuno può imporre scelte calate dall’alto.
Del resto, D’Attis sa bene che nei mesi scorsi ho già risposto più volte a muso duro all’allora segretario regionale del PD Sergio Blasi ribadendo che le decisioni riguardanti Brindisi si assumono qui e non a Bari o a Roma. Quanto all’essere una comparsa – conclude Consales – D’Attis sa bene che non è un ruolo che mi si addice, visto che ho scelto di vivere la mia vita da protagonista”.
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