May 1, 2025

“Vedere Brindisi in cima alla classifica delle città dove si paga la più alta tassa per i rifiuti, la ben conosciuta TARI, fa molta rabbia perché tutto è a fronte di un servizio scadente che al Comune costa milioni di euro. Ora serve chiarezza: chiediamo un incontro urgentissimo al Commissario straordinario per conoscere le tariffe e chiedere di sospendere, o quanto meno posticipare, il pagamento della prima rata che sta arrivando in questi giorni a tutti i cittadini di Brindisi maggiorata rispetto al 2015, anno in cui già la nostra città ha pagato, secondo le tabelle di Confcommercio, la Tari più alta d’Italia. Il Commissario straordinario ci deve anche spiegare il motivo degli aumenti dei costi e dei divari territoriali che soprattutto a Brindisi, più in altre parti d’Italia, hanno determinato un’evidente violazione del principio europeo del “chi inquina paga” che dovrebbe essere alla base anche del nuovo tributo”.
Così Nicola Massari, candidato a sindaco di Brindisi per la coalizione di centro destra, in una nota che anticipa anche altre iniziative dei candidati e delle liste che lo sostengono
“La cosa che fa imbestialire i brindisini è che oltre a dover pagare una Tari spropositata, devono anche subire i disagi di un servizio al quale è stato assegnato il valore economico di inefficienza più elevato d’Italia, espressione cioè della differenza tra la spesa per il servizio di gestione dei rifiuti e il fabbisogno della popolazione ma anche della differenza tra quanto i comuni hanno speso per il servizio e quanto invece avrebbero potuto spendere – conclude Massari -. Il centro destra aveva già denunciato questa situazione ma non è stata mai ascoltata e coloro che sono responsabili di questo scempio ora sono tutti candidati a sostegno di altre coalizioni che si spacciano come nuove. Invitiamo i cittadini a venire presso i nostri gazebo per raccogliere informazioni e intraprendere azioni comuni, come ad esempio una raccolta di firme, da presentare nelle sedi appropriate e pretendere un servizio adeguate e tariffe più basse”.

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