Perché mai dovremmo portare nei centri commerciali i turisti, che da oggi si appresteranno a giungere nella nostra città dando inizio alla stagione crocieristica?
È incomprensibile la decisione presa dalla amministrazione, che conferma una volta ancora la propria disaffezione nei confronti di questa città e dei commercianti cittadini.
La nostra posizione, in merito alla presenza degli ipermercati, l’abbiamo già esposta recentemente ed oggi intendiamo ribadire la nostra convinzione a quei cittadini, che lamentano la moribonda atmosfera del centro, nonostante siano loro stessi i primi a preferire le chiuse gallerie ai corsi della città. Ma come è già noto, la globalizzazione e la conseguente compressione spazio temporale incidono sulla gerarchia sociale dei luoghi. Per rilanciare la città occorre conferire un’immagine di successo attraverso la presenza di stimoli culturali, che devono dipendere in gran parte dai correnti dibattiti sulla relazione tra cultura, creatività e città.
Infatti il successo della rigenerazione urbana è intrinsecamente legato alla attitudine della città di promuovere la creatività facendo perno, tra le altre cose, sulle risorse culturali che la contraddistinguono e a tal proposito Brindisi gode di una ricca storia e di un processo culturale che l’ha vista protagonista negli anni dell’Impero Romano. È qui che i Romani decisero di svolgere le proprie attività commerciali poiché la città costituiva un ponte di collegamento con l’Oriente, è qui che i Romani costruirono la via Appia con cui avere un canale di preferenza verso la nostra città, è qui che si tenne la guerra civile tra Cesare e Pompeo che vide direttamente interessati i cittadini, è qui che Virgilio trascorse gli ultimi periodi della propria vita in una casa, posta sulla scalinata del lungomare, che la città ignora anziché valorizzarla.
La storia di un luogo, se riscoperta e narrata attraverso eventi di promozione, può incidere in maniera notevole sull’interesse di chi giunge in città, che di conseguenza trae beneficio da questa attrazione culturale. È necessario quindi creare un brand che rilanci l’immagine della città, un brand di carattere nazionale ed internazionale che valorizzi l’identità e le caratteristiche storiche e culturali del posto attraverso una serie di iniziative.
A proposito di brand che fine ha fatto ”Filia Solis” dell’ex Presidente della Provincia Massimo Ferrarese, che pure tanti soldi pubblici è costata? Che fine han fatto “Brindisi porta del Salento”, che pure intitola il nostro aeroporto, o “Brindisi porta d’Oriente”, su cui pure a lungo si è dibattuto?
Ormai siamo a “Brindisi città della munnezza”, e turisti e crocieristi è meglio portarli negli ipermercati, lì almeno è pulito.
CESARE MEVOLI, Presidente provinciale e componente dell’Assemblea Nazionale del ”Movimento Nazionale per la Sovranità”
JACOPO STICCHI, Responsabile provinciale di ”Gioventù Identitaria” del Movimento Nazionale per la Sovranità
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