…un sabato qualunque … un sabato brindisino in centro …
forse non sarà un sabato in cui il peggio sembra essere passato e magari la notte, almeno per me, non sarà sicuramente un dirigibile che mi porta via, lontano …
ma, insomma , nel mio piccolo me lo godo anch’io …
passeggio, guardo vetrine, incontro A., parlo con conoscenti, gioco la schedina, entro nel mio bar preferito e nel mio caso è il rum nel gelato croccantino che mi ritorna su come sempre ma è troppo buono per rinunziarci …
insomma un sabato qualunque … almeno per due o tre ore senza impegni e senza impegno … libero, cazzeggiante, inutile, vacuo …
e il giovanissimo M. che mi saluta e mi dice che sa che l’articolo sulle inutilità degli scioperi degli studenti apparso su Brundisium è mio …
e io che gli dico subito di si … perchè è sabato sera e me ne fotto … non ha condiviso … mi chiede se dicevo sul serio … navigo quasi in un sogno planetario e gli dico di si … se ne rammarica e vuole attaccarmi, colpirmi in qualche modo … me ne frego e mi accendo un’altra sigaretta … cambia discorso e mi fa notare che fumo molto e che ho la pancia …
gli dico che non voglio mica smettere di bere e di fumare sapendo che non capirà la citazione …
comincia ad incazzarsi perchè non gli do la possibilità di parlarmi del suo impegno politico e civile … ha due o tre anni più di mio figlio … abbiamo spesso parlato di politica e di impegno ed è convinto che lo faremo ogni volta incontrandoci …
lui ha tempo … tutto il tempo che vuole …
io no …
lui non sa ancora cosa diventerà ma sa cosa vuole diventare …
io non mi ricordo nemmeno più cosa volevo essere e so benissimo cosa sono diventato …
lui vuole spaccare tutto e ricostruirlo …
io cerco di mettere un po’ di intonaco sulle crepe …
lui non sa un cazzo di niente ed una memoria formidabile …
io so un sacco di cose che non sempre mi ricordo …
ogni volta che ripropone un discorso serio lo stoppo con cazzate …
non ne può più … è pentito di essersi fermato a parlarmi … non sa come liquidarmi …
ci penso io …
che farai stasera ? addò ti tocca? … si illumina … una discoteca a Monopoli … roba bella tosta … ci andrà verso le due … prima è inutile …
mi informo sui suoi sabati … adesso è allegro e non vede l’ora di raccontarmi le sue notti trasgressive a base di musica, fumo e amichette facili …
e l’ impegno ? …
è sabato sera baby … un sabato italiano … il peggio sembra essere passato … un sabato imprevedibile d’amore e dinamite …
per lui …
A.Serni
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