May 2, 2025

Parziali: 25-22, 45-44, 65-53, 81-81, 93-94
Enel Brindisi: Scott 5, Carter 17, Goss 6, Fiusco, Cardillo, Moore 14, Donzelli, M’Baye 29, Samuels 7, Joseph 15, Sgobba, Spanghero. Coach: Sacchetti
Consultinvest Pesaro: Hazell 5, Gazzotti, Cassese, Thornton 17, Jasaitis 6, Clark 33, Ceron, Bocconcelli, Jones 16, Serpilli, Nnoko 10, Zavackas 7. Coach: Leka

 
Dopo la bruciante sconfitta di Sassari, la New Basket Brindisi non riesce a riprendere confidenza con la vittoria e pregiudica la corsa verso i playoff scudetto.
Contro la Consultinvest Pesaro, ultima in classifca, Brindisi ha perso una grande occasione… eppure dopo due quarti equilibrati, i pugliesi erano andati a +15. Poi hanno tirato i remi in barca, peccando di superbia e supponenza ed hanno regalato la gara agli ospiti.
La prima parte del match è stata equilibrata, vuoi per un approccio molle degli uomini di Sacchetti, vuoi perché Pesaro aveva l’acqua alla gola ed era obbligata a vincere per nutrire qualche speranza di salvezza.
Nel terzo quarto, Brindisi ha difeso con più costanza ed ha fatto valere la maggiore classe. Nel quarto periodo l’Enel ha raggiunto anche 15 punti di vantaggio poi è calata di colpo consentendo ai marchigiani di avvicinarsi pericolosamente. Dopo il vantaggio degli ospiti, l’Enel era riuscita a raddrizzare la gara raggiungendo l’overtime. Qui ha nuovamente peccato di sufficienza ed ha consentito a Pesaro di prendere vantaggio. Ma anche dopo essere riuscita a riprendere la gara per i capelli grazie a due bombe di Moore, l’Enel non ha saputo tenere in mano l’incontro lasciando i due punti e, soprattutto, rompendo l’idillio con il pubblico.
I fischi al termine del match sono abbastanza meritati. Se non ci si mette il cuore e ci si specchia nella propria presunta superiorità, si pregiudicano i sacrifici della società e la pazienza di un pubblico caloroso.

Pollice alto per Amath M’Baye, autore di punti e di una prestazione sontuosa rovinata soltanto dalla palla persa al termine dei tempi regolamentare e dagli errori fatali dalla lunetta.
Pollice verso per Samuels, ancora lontano dalla forma ottimale.
Peccato per il finale: in certi istanti Brindisi ha dato l’impressione di essere diventata una squadra che riesce ad esaltare il gioco dei singoli. Moore e i suoi sono stati capaci di costruire schemi che liberavano con estrema capacità il tiro dalla lunga distanza. In attesa del vero Samardo Samuels, e quindi anche l’opzione di sfruttare la sua potenza sotto le plance, potrebbe esserci da divertirsi.
Ma oggi il futuro è molto più incerto per colpa di un quarto periodo folle ed un supplementare giocato con sufficienza complicano tutto.

 

La gara:

Brindisi parte con Moore, Scott, Joseph, M’Baye e Carter, Pesaro risponde con Clark, Thornton, Hazell, Jones, Nnoko.
L’avvio dei padroni di casa è macchinoso e contratto: Pesaro vola sul 2-8.
Tre bombe di M’Baye svegliano i biancazzurri e Sacchetti sull’11-12 mette in campo Samuels per Carter. Pesaro non molla e si porta al + 6 (11-17 a 3’30”) ma la reazione di Brindisi è spaventosa: tre triple timbrate Joseph (2) e Moore regalano ai pugliesi il primo vantaggio del match (20-19 a 2’19”). Sullo slancio i padroni di casa terminano il primo quarto sul 25-22.

 

Nei primi minuti del secondo periodo, Clark e Jasaitis riportano Pesaro in vantaggio. Il play Clark imperversa su una Brindisi che mostra grandi difetti in difesa. Pesaro torna a + 4 (28-32) con Sacchetti chiama timeout e chiede una difesa più intensa. L’Enel torna in campo con un piglio diverso e rimette il match in equilibrio. La squadra di Sacchetti prova spesso il tiro dalla lunga e spesso lo trova. Quando M’Baye e Joseph portano il tabellone sul 42-39, Pesaro è costretto a chiamare timeout.
Le ultime fasi prima del riposo lungo sono caratterizzate da grande equiiibrio ed a metà gara è 45-44.

 

Al rientro in campo è tutt’altra partita: Brindisi sembra aver raddrizzato i meccanismi difensivi e subisce appena tre punti in oltre sei minuti. In attacco, però, non va come nei primi due quarti: M’Baye, con quattro punti consecutivi firma il 49-44, poi tanti errori (se si eccettua un canestro da due di Moore). A metà periodo è 51-47.  Scott, M’Baye e Goss danno a Brindisi lo sprint del+ 7 (58-51 a 2’30”), poi sempre M’Baye e Joseph allungano fino al +10 (63-53) e Spiro Leka chiama timeout per riorganizzare le idee. Ma serve a poco perché il terzo quarto si chiude con un canestro dello scatenato M’Baye (65-53).

 

Nell’ultimo periodo, accade quello che non ti aspetti. Brindisi prende subito 15 lunghezze di vantaggio (74-59) poi si rilassa consentendo a Pesaro di rientrare in partita.
Gli ospiti, sfruttando il calo di concentrazione dei brindisini e le difficoltà ad attaccare la zona a fronte pari, riaprono il match.
L’Enel fatica a ritrovare la via del canestro e Pesaro, grazie ad un parziale monstre di 20-5 torna in vantaggio (78-79 a 1’42” dalla sirena) facendo tremare le gambe al pubblico ed ai giocatori brindisini.
Gli ultimi minuti sono quelli da raccontare azione per azione: Carter, dalla lunetta dopo un antisportivo a Jones, sigla la parità accendendo un PalaPentassuglia molle almeno quanto la squadra. Poi è lo stesso Carter a ridare il vantaggio ai suoi correggendo in tap-in un errore di Scott (79-81).
Sul versante opposto fallo di Carter su Nnoko che dalla lunetta fa 0/2. Palla a Brindisi e M’Baye sbaglia il tiro da tre punti. A 13” dal termine Hazell sigla la nuova parità (81-81). Sacchetti chiama time out per organizzare l’ultimo attacco.  La rimessa libera M’Baye che perde il pallone lasciando a Pesaro il tiro della disperazione. Thornton sbaglia e le due squadre vanno al supplementare.

 

L’overtime inizia con  Brindisi sbaglia tutto ed il contrario di tutto. Pesaro ne approfitta e vola sul 82-88 in meno di due minuti. A 2’39” Sacchetti chiama timeout per cercare di spronare i suoi ma serve a poco. Pesaro allunga ancora 82-89.  Joseph sveglia l’Enel con il canestro del -5 ma Pesaro continua a vendere cara la pelle. Improvvisamente la gara brindisina prende quota grazie a due triple consecutive di Moore: è il pareggio (90-90).
Un fallo contestato di Moore su Clark porta il lunetta il play pesarese che siglia il 92-90. Sull’altro versante Moore serve un assist a Samuels che va a canestro, subisce fallo e realizza il libero, portando il risultato sul 93-92 a 23” dal termine.

Dopo il timeout pesarese Moore commette il quinto fallo a manda nuovamente Clark in lunetta per il 2/2 che riporta in vantaggio gli ospiti (93-94). Ultima palla a Scott che serve Spanghero. Tiro sbagliato ma M’Baye prende il rimbalzo e subisce fallo a 3” dal termine. Dalla lunetta, sarebbe bastato un canestro per il secondo supplementare, due per la vittoria, ma lo 0/2 del n. 24 regala l’insperata vittoria a Pesaro…

 

 

 

One Comment

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    Filini
    10 Aprile 2017

    Che peccato, anche questa volta i nostri eroi channo creduto che la partita durasse 39 minuti e mezzo all’incirca, o forse una trentina, visto come hanno giocato l’ultimo quarto; c’è da dire comunque che di fronte avevamo una signora squadra che, liberatasi di coach Bucchi, per una notte si è trasformata nella Scavolini Pesaro dei tempi d’oro, e Hazell,Thornton, Jasaitis, Clark, Nnoko e Zavackas avrebbero fatto impallidire anche i Cook, Gracis, Daye, Magnifico, Costa, Zampolini o Boni dei tempi che furono. Poi “l’eccezionale colpo” (cit) di un giocatore che dopo essere andato a finire a giocare in Cina si è presentato in stato di semi-obesità, ha reso ancor più arduo venire a capo di un avversario di siiffatta qualità