Nelle giornate di ieri ed oggi abbiamo contestato i seminari organizzati dall’USR Puglia, in collaborazione con il MIUR, sulla valutazione e sui nuovi parametri introdotti dalla legge 107, svoltisi nel liceo “Enrico Fermi” di Bari e nel liceo “Fermi-Monticelli” di Brindisi, alla presenza di centinaia di Dirigenti Scolastici da tutta la Regione. “Le scuole non si classificano, i saperi non si limitano. Siamo persone e non numeri!” è lo striscione con cui gli studenti del “Fermi” hanno accolto i presidi all’interno del loro Istituto, ed il messaggio che da Bari a Brindisi è partito dalle scuole in risposta a questi eventi.
“Abbiamo contestato questi seminari poichè noi ci opponiamo all’attuale sistema di valutazione. Oggi la valutazione è intesa come il fine del percorso formativo e non come un suo tassello essenziale, lasciando in secondo piano i metodi e gli obiettivi dell’insegnamento.” – afferma Davide Lavermicocca, Responsabile dell’Organizzazione dell’Unione degli Studenti Bari e Rappresentante degli Studenti del Liceo “Fermi” – “Quanto ideologicamente esprime l’SNV è l’affermazione del “merito”, secondo cui chi riesce ad andare avanti con le proprie forze, districandosi nel complesso mondo della scuola, raggiungerà livelli sempre più alti.”, continua lo studente.
“Una reale riforma del sistema di valutazione può avvenire solo nel momento in cui si spoglia la valutazione del suo ruolo di strumento di controllo e di punizione che oggi la contraddistingue.” – prosegue Gianmarco Palumbo, coordinatore dell’Unione degli Studenti Brindisi – “Quella attuale non è una valutazione in grado di contribuire alla crescita del singolo studente e del gruppo classe. Il meccanismo di autovalutazione può essere virtuoso solo se considerato in una prospettiva di ricerca didattica e pedagogica, per arginare e contrastare la deriva competitiva che avanza nelle nostre scuole e nel nostro Paese”. “Ci stiamo mobilitando in tutte le scuole della Regione, dove boicotteremo i comitati di valutazione promuovendo la nostra alternativa all’attuale sistema valutativo. Non è la retorica del merito ed una valutazione premiale il giusto strumento per migliorare la condizione delle nostre scuole, ma, nuovi strumenti di cooperazione tra studenti e docenti, con obiettivi mirati classe per classe e studente per studente sulla base delle condizioni di partenza e non del punteggio da ottenere” – conclude Nicolò Ceci, coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti.
COMUNICATO STAMPA UNIONE DEGLI STUDENTI PUGLIA
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