Il profondo e preoccupante dibattito che si è acceso in SEL in questi ultimi giorni sottintende ad un grande travaglio che coinvolge tutta la sinistra in Italia ed il suo futuro. Il brillante risultato alle elezioni di Renzi e del suo PD non implica la fine del centro-sinistra, piuttosto apre ad una nuova fase rappresentata dalla speranza di uscire dalla grande crisi con nuove prospettive e risposte che solo la sinistra potrebbe dare.
La scesa in campo di una nuova generazione di donne e di uomini segna un cambiamento ormai ineludibile della politica in Italia , ma pone il tema di quale nuovi scenari sono necessari al paese. Ogni azione politica deve essere tale da condurre il Paese fuori dalla profonda depressione economica , politica, sociale e morale in cui è impantanato. Passaggio, questo, molto difficoltoso in quanto il pensiero dominante è ancora quello dell’oligarchia finanziaria inoltre si assiste all’avanzata di un populismo condito di rigurgiti di una destra che dovrebbe essere morta e sepolta definitivamente. Pensare che il paese e l’intera Europa possano trovare una via di uscita senza l’ausilio di una sinistra con la sua storia , col suo bagaglio di valori risulta strumentale e forse anche anacronistico. Del resto se il PD dovesse pensare che il risultato elettorale rappresenta il viatico per continuare a governare il paese dimenticando la propria storia rischia di soffrire di eccessivo protagonismo e forse l’isolamento.
Il PD ha già aperto ad una sorta di neo compromesso democratico governando col Nuovo Centro Destra , ma dovrebbe cominciare a porsi la domanda unitamente a SEL di quale centro-sinistra si vuole e si deve costruire. Eppure basterebbe applicare le esperienze collaudate nelle varie Amministrazioni locali o applicare il modello Puglia ove il centro-sinistra risulta veramente alternativo nei programmi e nelle alleanze e dove il tema centrale riguarda i diritti dell’uomo.
E’ certificato che quando la sinistra esce fuori dal recinto del minoritarismo o da logiche preconfezionate , assumendo la responsabilità di governo si ottengono buoni risultati su temi quali il welfare, il lavoro l’ambiente.
Oggi l’Italia ha di fronte un grande passaggio storico , ovvero la vera e autentica Europeizzazione. Il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea deve sancire questo processo. L’Europa deve rivedere le politiche economiche, le politiche dell’immigrazione tenendo conto che la posizione geografica ci ha condannato a paese di frontiera.
In questo scenario il ruolo della sinistra diventa importante e trainante.
Da parte sua SEL quale forza politica che fonda il suo progetto di governo su questi temi, non teme confronti o di assecondare ogni azione che si sviluppa in tale direzione. In questa prospettiva, SEL deve esserci e deve dare il meglio, perché questa è la sua missione.
Vito Gloria – Coordinatore Provinciale SEL
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