Questa mattina è stato presentato il progetto di restauro conservativo del Monumento ai Caduti di piazza Santa Teresa a Brindisi.
Erano presenti il commissario Giuffrè e l’ingegnere Guido Bechi, responsabile di Chemgas, l’azienda che si è assunta l’onere di finanziare l’intervento.
I lavori sono già iniziati e termineranno entro il 2 giugno, festa della Repubblica.
L’intervento prevede principalmente il restauro dell’opera a fini conservativi e, per questo, saranno utilizzati materiali biologici.
Inoltre si provvederà ad installare una nuova illuminazione, appositamente studiata per valorizzare il monumento dell’artista Edgardo Simone.
L’opera fu commissionata nel 1226 dall’amministrazione comunale allo scultore brindisino Edgardo Simone.
Inizialmente doveva essere collocato nel piazzale della stazione ferroviaria, ma lo scultore espresse la sua netta contrarietà e, pertanto, fu deciso di ubicarlo in piazza Engelberto Dionisi, sul lungomare del porto interno, dove fu inaugurato alla presenza del re Vittorio Emanuele III il 22 novembre del 1931.
Anche questa ubicazione fu avversata da Simone e il monumento fu smontato ed “accatastato”, per circa due anni, in Piazza Vittoria, finché nel 1940, trovò giusta e definitiva collocazione in piazza Santa Teresa.
Il Monumento è dedicato ai caduti della prima guerra mondiale, ma da diversi anni, Aldo Indini, cultore di storia locale, propone che l’opera diventi il monumento ai caduti di tutte le guerre, ricordando anche coloro che hanno perso la vita nella grande guerra mondiale 1940-1945.
Indini si è fatto portavoce dei componenti di associazioni di combattenti e in particolare dal Presidente della Federazione Provinciale combattenti decorati al Valor Militare, ed ha proposto di prevedere l’apposizione di una nuova targa che ricordi quanti hanno sacrificato la propria vita anche nella seconda guerra mondiale.
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