May 14, 2025

Decarbonizzazione, sviluppo dell’idrogeno, mobilità sostenibile, efficientamento energetico e ricerca: sono le macroaree verso le quali si rivolgono gli investimenti volontari di TAP-SNAM nel territorio pugliese, attraversato dal gasdotto transadriatico TAP che approda a San Foca e si interconnette nel Brindisino alla rete gas nazionale SNAM. Lo hanno confermato i massimi vertici delle due aziende, ascoltati dalla prima commissione del Consiglio regionale pugliese, nell’audizione convocata dal presidente Fabiano Amati su richiesta congiunta con i colleghi Paolo Pagliaro e Luigi Caroli.
L’amministratore delegato TAP Luca Schieppati si è soffermato sugli obiettivi di un intervento di sistema che vuol’essere specifico e distintivo: non semplici ristori o compensazioni, ma politica sociale d’impresa nelle località interessate, con un programma di investimenti di sistema (per 25 milioni di euro, che salgono a 30 milioni con i progetti realizzati o avviati) rilevanti per le istituzioni e le comunità, con ricadute socio-ambientali e occupazionali nei territori. Il confronto con il Governo statale si è interrotto col precedente e non è ancora ripreso, ma TAP rilancia la disponibilità ad attivare una cabina di regia nazionale, allargata alla Regione con un ruolo chiave ed agli enti locali.
Per SNAM, la Puglia è strategica. È intervenuto il direttore generale Massimo Montecchiari, che ha ribadito l’impegno allo sviluppo di progetti di sistema, integrati col territorio, visibili, ben identificabili e tangibili in termini di efficacia. Le aree di intervento sono analoghe a quelle indicate da TAP. In particolare si punta alla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, entro il 2030 sarà operativa almeno una stazione in Puglia, mentre lo sono già sette stazioni a gas, in provincia di Bari, per un investimento di 3 milioni di euro ed altre sono in progetto. Per altri progetti sul territorio, Snam attende proposte dai Comuni interessati.
La prima commissione sollecita il Governo nazionale a riprendere il confronto con Tap, ha osservato il presidente Amati. Caroli ha auspicato il dialogo con le comunità locali per interventi mirati. Pagliaro ha chiesto di rivolgere l’attenzione progettuale anche all’impianto di ulivi resistenti alla xylella e a progetti di grande riconoscibilità identitaria e storica, come il ripristino e la valorizzazione dell’antico porto di Lupiae (Lecce) a San Cataldo, che ha grandi potenzialità turistiche.
La pipeline TAP è in esercizio (18 milioni di metri cubi al giorno) e interconnessa al gasdotto SNAM. Tutti i terreni sono stati restituiti ai proprietari, nelle condizioni in cui sono stati ricevuti. Ricostruirti i muretti a secco. È stata realizzata una zona boscata ex novo. Reimpiantati oltre 800 ulivi, messe a dimora 900 nuove piante xylella resistenti.

“Tap e Snam attendono la chiamata del Governo nazionale per riprendere la questione degli investimenti e possibilmente chiuderla al più presto. Apprezzo la disponibilità delle due società nel confermare l’impegno sugli investimenti, nonostante il gasdotto sia in esercizio e abbia già distribuito ad oggi 2 miliardi di metri cubi”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando le audizioni svoltesi oggi in Commissione con i rappresenti di Tap e Snam Luca Schieppati e Massimo Montecchiari.
“Da un lato un’infrastruttura energetica che immette nella rete 18/20 milioni di metri cubi al giorno e che ad oggi ha distribuito 2 miliardi di metri cubi, e dall’altro forti resistenze nell’accogliere gli investimenti destinati al territorio. E su tutto il dialogo che non riprende tra il Governo nazionale e le due società.
È questa la fotografia un po’ paradossale e un po’ incomprensibile della questione che oggi abbiamo trattato e rilanciato.
Spero che nelle prossime ore si riattivi il negoziato e che i comuni maggiormente interessati capiscano le dimensione di un’opportunità da non perdere.
Nel frattempo invito i parlamentari nazionali a svolgere la funzione di pungolo nei confronti del Governo nazionale, perché non possiamo rinunciare a 25 milioni di euro di investimenti Tap o agli investimenti Snam che saranno quantificati non appena i comuni interessati avanzeranno le proprie progettualità”./comunicato

“Intanto va dato atto della disponibilità di Tap e Snam. La presenza dell’amministratore delegato TAP, Luca Schieppati, e del direttore generale SNAM, Massimo Montecchiari, nell’audizione della Prima Commissione regionale, è stata la conferma che ci troviamo di fronte a manager di importanti multinazionali che operano sul nostro territorio, ma rispettando le Istituzioni e i cittadini. Per Tap, dobbiamo essere franchi, non era scontato, visto che nel momento dell’installazione dell’opera vi sono stati non pochi problemi di ordine giudiziario e di disordini con le forze dell’ordine. Oggi invece l’Ad Schieppati ha ribadito la disponibilità a investire in opere che chiameremmo di ‘indennizzo’ almeno con i 25 milioni già definiti al tavolo con il Governo Conte.

“Il Dg Montecchiari, invece, pur dando la propria disponibilità a un’interlocuzione a 360 gradi, ha fatto riferimento all’assenza dei progetti da finanziare e alla mancanza di relazioni con i Comuni che rifiuterebbero di sedersi a un tavolo con loro. Il manager ha parlato di assenza di progetti da valutare e allora io chiedo al presidente della Prima Commissione, Fabiano Amati: ma che fine hanno fatto i 49 progetti, fra i quali quelli di Brindisi, San Pietro Vernotico e Torchiarolo (quest’ultimo comune ha puntato sul ripristino e la salvaguardia della costa oggetto di erosione) che sono stati esposti dai sindaci interessati proprio in audizione? Dove sono, possiamo metterli a disposizione di Snam, magari insediando un tavolo che veda anche la Regione Puglia protagonista di una fase che non è solo di finanziamenti-indennizzi di progetti, ma come hanno sostenuto i due alti dirigenti di ‘riappacificazione con i territori’?

“Insomma, l’invito e l’auspicio è che i lavori della Prima Commissione, che vanno avanti ormai da mesi sull’argomento, servano a dare una svolta definitiva a vantaggio dei territori.”

4 giugno 2021

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