E’ davvero sorprendente il modo in cui, dopo un lungo silenzio sulle questioni della sanità a Brindisi, il Sindaco del Capoluogo si occupi della Pneumologia.
Ancora una volta anziché affrontare il tema della istituzione di una unità intensiva Pneumologica ( UIP ) che fornisca cure mediche al top delle possibilità si affronta il solito tema del trasferimento degli operatori sanitari.
Il Sindaco qualche giorno fa in un incontro pubblico si è dichiarato preoccupato per “la divisione di Pneumologia dell’ospedale Perrino, che, durante la stagione estiva, rischia la chiusura, a causa dell’annunciato riferimento del personale presso lo stesso reparto dell’ospedale di San Pietro Vernotico.
Comprendo le ragioni di tale decisione – ha aggiunto il primo cittadino – ma il capoluogo non può rimanere scoperto su un servizio così importante, peraltro svolto in maniera egregia dal personale addetto. In tal modo, infatti, se da un lato si evitano conseguenze a San Pietro Vernotico, dall’altro si penalizzano i brindisini, visto che, inevitabilmente, oltre a tutti gli altri disagi, dovranno patire un inevitabile aumento delle liste di attesa.”
Intanto il personale da trasferire non è della Pneumologia dell’ospedale Perrino, che non esiste, ma dal Servizio territoriale di via Dalmazia al reparto che si trova solo a San Pietro Vernotico. Ma ci si sta occupando degli operatori o dei cittadini malati?
Inoltre non si tratta di evitare conseguenze a San Pietro penalizzando i brindisini, queste logiche sono responsabili dell’arretratezza della nostra sanità. Un reparto di Pneumologia a San Pietro Vernotico, senza TAC, senza rianimazione, con cardiologo e anestesista per mezza giornata, senza la possibilità di creare una unità intensiva pneumologica (UIP) come in tutte le altre province, a chi serve, ai sampietrani o ai brindisini? Non serve a nessuno perchè entrambi, conoscendo queste criticità, si vanno a curare in altri ospedali.
E’ una questione di sicurezza dei pazienti che andrebbe posta anche alle autorità competenti a vigilare!
Questa logica campanilistica è la vera causa degli sprechi in sanità e costringe i cittadini di tutta la provincia, non solo i brindisini ed i sampietrani, a rivolgersi altrove per avere prestazioni al top delle possibilità mediche. E per colmare questo ritardo, l’unica soluzione è trasferire il reparto di Pneumologia di San Pietro Vernotico al Perrino dove potrebbe crearsi finalmente una Unità Intensiva Pneumologica in quanto al Perrino sono presenti tre TAC oltre alle unità di rianimazione e cardiologia 24 ore su 24.
Sono presenti le condizioni di qualità e sicurezza per il paziente indispensabili per poter avere una Unità Intensiva Pneumologica di altro livello . Su questo occorre concentrarsi e non su sterili battaglie di campanile.
COMUNICATO STAMPA BRINDISI BENE COMUNE
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