May 28, 2025

Più che da festoni e panettoni, il Natale della provincia di Brindisi sarà caratterizzato dalla grave crisi occupazionale che, da tempo, sta avvolgendo in una stretta micidiale centinaia di famiglie.

In queste ore sono partite infatti le prime lettere di licenziamento per i 38 dipendenti della Santa Teresa considerati in esubero. Prime vittime di una legge pastrocchio sul riordino delle Province, prima ancora del poco rispettoso Ping Pong di responsabilità tra la Regione Puglia e la Provincia di Brindisi. Un disastro annunciato, che rischia di allargarsi anche nei prossimi mesi ad altri dipendenti e ad altri lavoratori.

Un disastro che, sempre a Brindisi, coinvolge anche i 22 lavoratori di Mercatone Uno, da mesi finiti nel limbo delle promesse e dell’incertezza della cassa integrazione. Inutile ricordare come all’impegno della politica, specie quella di “opposizione”, non ci sia stata la stessa attenzione da parte degli amministratori.

 

E se le recenti sfiammate non riescono comunque a coprire le incertezze dei lavoratori Eni/Versalis, appare chiaro come il dramma occupazionale, a Brindisi e in tutta la provincia messapica, abbia assunto da tempo contorni ben definiti, con responsabilità su più livelli e, al di là dei proclami, difficilmente superabili.

 

Piuttosto che interrogare nuovamente, e purtroppo con scarsi risultati, il sonnacchioso Governo Nazionale su queste ed altre situazioni, ritengo quindi di dover lanciare un appello alle istituzioni del territorio, ciascuno per la sua parte e competenza, ma più in generale alla politica tutta, perché si promuova e si realizzi a stretto un vertice presieduto dal Prefetto e aprire una vera e propria “vertenza Brindisi”. Ovvero, un’azione concordata e condivisa da istituzioni, sindacati, forze politiche e società civile che, superando i confini della semplice solidarietà istituzionale, possa analizzare l’allarme nel suo complesso e fornire risposte, invece che domande, ad una provincia che rischia di essere risucchiata nel vortice del disagio sociale.

 

COMUNICATO STAMPA Sen. Pietro Iurlaro (ALA)

No Comments