May 4, 2025

angelo de luca antonio marraIl 2015 è stato un anno molto interessante dal punto di vista delle pubblicazioni discografiche.

Compito arduo quindi stilare un elenco dei dischi che maggiormente mi hanno stimolato ed interessato senza il rischio di tralasciarne o dimenticarne qualcuno.

 

 

Cheap WineSenza ombra di dubbio i dischi che ho ascoltato di più sono stati quelli di Sufjan Stevens (Carrey & Lowell), Bill Fay (Who Is The Sender) e Ryley Walker (Promise Green), dischi intensi e bellissimi. Alabama Shakes (Sound & Color) e Delta Saints (Bones) invece hanno soddisfatto la mia voglia di Musica Nera e di Blues, così come i Dawes (All Your Favorite Bands) mi hanno riportato alla mente le bellissime atmosfere westcostiane e Steven Wilson (Hand. Cannt. Erase.) ha soddisfatto la mia voglia sempre viva di Progressive. La più bella sorpresa è rappresentata dagli australiani Tulalah (The Flood), mentre Neil Young (The Monsanto Years) ha sempre un posto privilegiato nel mio cuore.

 

roberto dambrosioPer ciò che riguarda la produzione made in Italy senza ombra di dubbio il disco che aspettavo di più era il lavoro di Roberto D’Ambrosio e la sua Band (Segreti Ed Altre Storie). L’attesa è stata lunga ma i risultati sono stati al di sopra di ogni aspettativa: il miglior disco italiano in assoluto del 2015. Bellissimo pure il disco live dei Cheap Wine (Mary And The Fairy) mentre Paolo Benvegnù (Earth Hotel) ormai è una certezza visto che non sbaglia mai un disco. Molto belli pure i dischi di Emidio Clementi (Notturno Americano) e Calibro 35 (S.p.a.c.e.), mentre la novità di Todo Modo (Todo Modo) è stata la sorpresa che non mi aspettavo. Un posto particolare nelle mie preferenze è occupato dalla Via Del Blues (Five by Five) disco suonato col cuore e con l’anima che sedimenta dentro e non esce più.

 

banner citta emergenteMenzione speciale per il Libro dell’anno. “La Città Emergente” di Marco Greco. Lavoro certosino che finalmente fissa i punti della nostra scena musicale con la passione ed il cuore di chi il rock lo vive e lo ha vissuto con la passione e l’anima di chi ha il blues nel sangue.

 

 

Angelo De Luca

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