May 14, 2025

Il neosindaco di Brindisi, Angela Carluccio, poteva scegliere due modi per fare il primo cittadino: affrontare coraggiosamente la delicatissima questione etica e morale in cui da tempo è avvolta gran parte della politica brindisina, anche a costo di perdere importanti compagni di strada; oppure, farsi trascinare nella cloaca dei ricatti e dei condizionamenti, in tal modo perpetuando un costume che con impressionante regolarità ha fin qui travolto non pochi sindaci del capoluogo.

 

Dopo aver letto i nomi dei componenti il suo staff, ogni dubbio o incertezza son venuti meno: Angela Carluccio ha scelto la seconda via, con ciò confermando che dietro l’apparente soave ingenuità si cela una donna sicuramente smaliziata, e altrettanto certamente molto cinica nel valutare l’interesse politico del momento.

 

Dal decreto di nomina spuntano nomi di soggetti che, stando al numero d’incarichi conseguiti per meriti politici, si dovrebbe presumere siano in possesso di una competenza tale da fare impallidire Luigi Einaudi; e nomi di soggetti sui quali, prima ancora di conferire incarichi delicati all’interno delle istituzioni, una maggiore prudenza e cautela sarebbero state doverose ed opportune, se si tiene conto delle gravissime ipotesi di reato allo stato ancora iscritte a loro carico.
Soggetti che fino a qualche tempo fa erano formalmente iscritti al club dei moralisti di professione. Cioè, proprio quelli presi di mira da quell’illustre intellettuale d’oltrAlpe che affermò di aver conosciuto molti furfanti che non facevano i moralisti, ma di non aver conosciuto nessun moralista che non fosse un “furfante”.

 

Restano alcune amare verità: Angela Carluccio più che rispondere agli interessi di Brindisi e dei brindisini risponde esclusivamente a quel gruppo di potere e a quelle lobbie impegnate a mettere le mani sulla città. E lo ha dimostrato con quella rivoltante variazione di bilancio che ha sostanzialmente defraudato il capitolo degli asili nido al fine di garantire, attraverso alcune specifiche presenze, il controllo assoluto sull’attività amministrativa dell’Ente.

 

E’ una cappa, opprimente quella che incomincia ad avvolgere Brindisi. Una cappa che tocca alla opposizione rimuovere con una costante verifica delle attività amministrative. Un impegno politico a cui nessuno tra noi dovrà sottrarsi!

 

Avv. Euprepio Curto
Commissario provinciale Udc Brindisi

No Comments