August 2, 2025

Il Consiglio comunale di Brindisi ha approvato nel primo pomeriggio di oggi il piano triennale di risanamento della Brindisi Multiservizi (BMS). La delibera è passata con 16 voti favorevoli, su 17 presenti, il numero minimo previsto dallo statuto ottenuto grazie alla controversa presenza in aula della consigliera Lucia Vantaggiato.

Proprio la posizione della Vantaggiato ha catalizzato l’attenzione della seduta. In apertura di discussione sul piano BMS, il segretario generale aveva evidenziato la persistenza di una causa di incompatibilità a carico della Consigliera di Fratelli d’Italia. A sollevare una questione sostanziale è stato, poi, il consigliere Francesco Cannalire (PD), che ha richiamato un precedente del Consiglio di Stato: in caso di incompatibilità, l’obbligo di astensione si configurerebbe non solo con l’astensione alla partecipazione alla discussione e al voto, ma con l’allontanamento dall’aula, analogamente a quanto avviene nelle giunte e nei consigli dei ministri quando vi è un conflitto di interesse da parte di un componente.

Sollecitato dal consigliere PD, Il segretario generale, inizialmente, ha rimesso la decisione alla stessa Vantaggiato. Solo in un secondo momento, dopo essersi allontanato dall’aula, ha precisato che a suo avviso l’astensione dovesse limitarsi alla partecipazione al dibattito e al voto, senza imporre l’abbandono della seduta.

Alla fine, la consigliera è rimasta in aula, e solo la sua presenza ha consentito di raggiungere il numero legale necessario per approvare il provvedimento. Un passaggio che, inevitabilmente, alimenterà polemiche e approfondimenti giuridici.

La seduta si era aperta con le assenze di tre consiglieri di maggioranza – Mastrogiacomo, Miceli e Quarta – a cui si è aggiunto, in corso di lavori, il meloniano Borromeo. Quest’ultimo, dopo aver chiesto un rinvio della delibera BMS per ulteriori approfondimenti (richiesta bocciata con l’astensione dell’opposizione e il voto contrario della maggioranza), ha abbandonato l’aula.

La discussione sul piano di risanamento della BMS è stata particolarmente accesa. Dopo l’introduzione del sindaco Marchionna, i consiglieri di opposizione Rachiero, Fusco, Rossi, Luperti e Cannalire hanno contestato duramente la proposta, giudicandola insufficiente a garantire il futuro della società in house. Di contro, dalla maggioranza, Di Donna, De Maria, Mevoli e Monetti hanno difeso con decisione la linea dell’amministrazione.

Alla fine, nonostante le tensioni e la spaccatura interna alla maggioranza, il provvedimento è stato approvato. Ma la vicenda “Vantaggiato” resta il vero nodo politico-giuridico di una seduta che passerà alla storia, oltre che per l’ennesimo affanno di una maggioranza senza pace, anche come un autentico caso di studio.

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