May 2, 2025

Genere: songwriter/pop/folk

Andiamo dritti al punto senza girarci troppo intorno: i Sigur Rós hanno trasformato la musica islandese in un brand folkloristico mondiale. Grazie a loro la piccola isola a nord-ovest del Regno Unito è divenuta La Mecca della scena alternativa: qualunque cosa abbia prodotto la scena islandese dopo il 1999 (anno di pubblicazione della pietra miliare Ágætis byrjun), è stata sondata in ogni minimo dettaglio, alla ricerca di quel “sense of wonder” che molto spesso è stato più frutto di un processo di autosuggestione, che non riproposizione di quell’atmosfera “aliena” ricreata dai  Sigur Rós. Il giovane  Ásgeir Trausti non fa eccezione: il suo è in indie-folk gradevole e spensierato che non ha però nulla a che vedere con la caratura musicale dei ben talentuosi connazionali. Eppure Trausti è entrato nella storia della musica islandese, il suo primo album fu il disco più venduto in assoluto nel mercato nazionale, raggiungendo un islandese su dieci (impresa che potremmo definire tutt’altro che ardua, dato che l’Islanda vanta una popolazione complessiva di ben 302.000 anime).

Il nuovo disco In The Silence è un meccanismo musicale perfettamente cesellato nella scena indie-folk, che propone melodie semplici ed aggraziate, avendo però l’intelligenza di non scadere in un citazionismo di bassa lega, come dimostra il brano “Harmony” che inizia nel più classico dei modi per poi virare verso una allegra scampagnata in compagnia di fiati che conferiscono al tutto una gradevole leggiadria di fondo. Il singolo “Torrent” dimostra invece uno spiccato senso della melodia nonché un certo gusto compositivo, imbastito su un orchestrazione strumentale di piano, chitarra, voce e percussioni,  che in parte giustifica anche il clamoroso successo avuto in patria.

Quello che non manca certamente a Trausti è la carica emotiva, che riesce a trasmettere in gran parte dei suoi brani, come la mesta “Going Home” o la titletrack.

In definitiva un album piacevole, certamente non un disco che farà gridare al miracolo, ma un ascolto in grado di regalare qualche momento di relax.

 

James Lamarina

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