May 25, 2025

Se entro una settimana non intervengono novità, la Biblioteca Provinciale ed il Museo provinciale chiuderanno. E, così, la città di Brindisi perderà  due tra le maggiori risorse culturali del territorio: l’informazione ed il sapere offerti dalla struttura di Viale Commenda, la memoria e le nostre radici storiche ed artistiche custodite in Piazza Duomo.

E’ legge che lo dice. Quella legge che molti hanno applaudito convinti della bontà di quella scuola di pensiero che propugnava la sforbiciata secca dei costi della Pubblica Amministrazione. Quella legge che recepisce il ragionamento che, in nome dei risparmi di spesa e dei tagli alla politica, è giusto che vengano aboliti enti “inutili” come le province.

Dal 31 Marzo la gestione cultura non sarà più appannaggio dell’Ente Provincia ma dovrebbe passare alla regione. Scriviamo dovrebbe perché, ad oggi, la Regione Puglia non ha ancora fatto conoscere le determinazioni su quale soggetto istituzionale debba assumere l’onere di gestire le strutture culturali pubbliche.

Tra le prime a lanciare il grido d’allarme è Evy Galiano, sindacalista Cgil, e storico punto di riferimento per tutti i fruitori della Biblioteca Provinciale di Brindisi.

Tra le competenze assegnati agli Enti dalla Legge Delrio non è presente la cultura, quindi – ad oggi non è dato capire  chi dovrà occuparsene. Fa male assistere a tagli che investono i settori della cultura e dei servizi sociali perché in questo modo i risparmi di spesa sono scaricati sulle fasce più deboli, soprattutto giovani, poveri e disabili: cittadini che non possono acquistare libri e giornali e li leggono in biblioteca, famiglie che non hanno la connessione internet ed i loro figli vengono in biblioteca per navigare in tutta tranquillità, disabili che si vedono tagliare i servizi assistenziali necessari per il loro inserimento in società“.

 

Proprio Evy Galiano si è fatta promotrice di una petizione su Change.org finalizzata a chiedere al Presidente Regione Puglia Nichi Vendola di garantire il diritto all’informazione dei cittadini. La proponiamo di seguito in versione integrale caldeggiandone la firma al seguente link

 
 
Caro Nichi,

come ben sai la Legge n. 56 del 7 aprile 2014 (“Legge Del Rio”) non prevede la Cultura tra le funzioni fondamentali delle Province e la Giunta regionale pugliese, finora, non ha approvato un disegno di legge di riordino delle funzioni che dica in modo chiaro #achicompetelacultura e quale soggetto istituzionale dovrà svolgere tale funzione sul nostro territorio.

Sai anche bene che nella funzione Cultura rientrano i patrimoni di strutture, risorse umane e strumentali ed i servizi offerti dalle Biblioteche provinciali, servizi che rischiano di essere cancellati producendo, di fatto, l’annullamento di diritti fondamentali per i cittadini. Il contesto normativo attuale già individua nella Regione l’Ente deputato allo svolgimento di importanti funzioni correlate al mondo delle biblioteche ed il Codice dei beni culturali e del paesaggio attribuisce alla Regione “le funzioni di tutela che abbiano ad oggetto manoscritti, autografi, carteggi, incunaboli, raccolte librarie, nonché libri, stampe e incisioni non appartenenti allo Stato”

Durante gli anni della Tua Amministrazione la Puglia “ha ripensato al ruolo delle biblioteche investendo in progetti di riqualificazione, ampliamento, riconversione … per rilanciarne il ruolo e la centralità culturale e sociale. Questo anche attraverso l’implementazione di nuovi servizi per il pubblico, la trasformazione e l’attrattività degli spazi dedicati, la costruzione di servizi e relazioni culturali con l’utenza anche tramite il web e i sistemi di catalogazione integrata in rete.“ (cit. Nichi Vendola) diventando, per il settore Biblioteche, punto di riferimento a livello nazionale e riuscendo a creare una rete regionale di 238 biblioteche tra pubbliche, religiose, universitarie e private, organizzata in 6 Poli, 4 dei quali gestiti dalle Biblioteche provinciali di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce. Oggi questa rete di accesso al sapere ed alla conoscenza, raggiungibile da tutti i cittadini pugliesi, che ha favorito l’inclusione sociale, la ricerca e l’integrazione, è messa a rischio perché tassello importante di questa struttura sono stati i Poli bibliotecari provinciali che, oltre ad esercitare le funzioni proprie delle biblioteche di pubblica lettura, hanno svolto a vantaggio delle Biblioteche collegate, attività di assistenza informatica, di coordinamento per lo sviluppo delle raccolte, di costruzione del catalogo unico provinciale, di formazione e aggiornamento dei bibliotecari, di misurazione dei servizi, di consulenza e di riferimento nella pratica di lavoro, di impulso e supporto nella realizzazione di importanti progetti di promozione della lettura.

I sottoscritti fanno pertanto appello alla Tua sensibilità affinché il patrimonio di strutture, documenti, risorse umane e servizi costituito dalle Biblioteche provinciali possa continuare ad esistere, e la Puglia continuare a essere punto di riferimento del sistema bibliotecario nazionale e della vita culturale italiana perché “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.” (cit. Margherite Yourcenar)

Lo chiediamo soprattutto perché “La cultura non può essere solo per pochi, la cultura ha a che fare con la vita, con un’idea di sviluppo, persino con l’approccio che si ha nei confronti del proprio territorio. Mettere in secondo piano la cultura, significa chiudere una finestra importante sul futuro. …Le aree archeologiche, i musei, le biblioteche, gli archivi devo trasformarsi in luoghi dinamici di benessere orientati all’incontro e allo sviluppo di idee, progetti, socialità; valorizzazione in modo integrato dei beni della cultura, dello spettacolo e dell’ambiente …” (cit. Nichi Vendola )

Se è vero che la poesia è nei fatti Ti chiediamo di garantire la prosecuzione dei servizi esistenti ed il diritto dei cittadini pugliesi all’informazione libera e plurale attraverso la regionalizzazione dei Sistemi bibliotecari sovracomunali.

 
Angela Gatti
Pubblicato il: 23 Mar, 2015 @ 17:04

3 Comments

  • Rispondi
    Andrea
    24 Marzo 2015

    senza cultura non c’è futuro!

  • Rispondi
    miriam
    26 Marzo 2015

    Un magnifico museo

  • Rispondi
    andrea
    5 Aprile 2015

    garantiamo l’ apertura della biblioteca e del Museo privinciale di Brindisi