April 30, 2025

Lo straordinario risultato ottenuto da PD alle elezioni europee ha causato un shock all’interno di tutte le forze politiche del nostro bel Paese e non solo. In Europa il PD avrà un ruolo determinante per intraprendere un nuovo cammino non più basato sull’austerità e il rigore, ma su crescita, lavoro  progresso sociale, potrà farlo da protagonista grazie al consenso dei milioni di italiani che lo hanno sostenuto. In Italia i vari partiti ancora in fase di recupero, anziché fare autocritica domandandosi il perché di una così ampia riduzione di consensi cercano di nascondersi dietro alle più disparate scuse che di fatto non sono credibili agli occhi degli elettori.
Il dramma dell’astensionismo ha colpito tutti i partiti, tanta gente ormai non ne può più e anche se da un lato non giustifico il non essere andati a votare perché ritengo il voto un diritto e dovere di ogni cittadino, dall’altro mi rendo conto che gran parte dei Paesi dell’unione sono avvolti da un clima anti-istituzionale, lo stesso clima che ha permesso la nascita di partiti euroscettici e di protesta come il M5S, quindi Grillo e Berlusconi piuttosto che utilizzare l’astensionismo come alibi dovrebbero guardarsi allo specchio per comprendere fino in fondo il perché della loro sconfitta.
Grillo lo deve ai suoi elettori, i quali gli hanno affidato un compito sicuramente difficile ma ben preciso  e piuttosto che cercare alleanze con un leader razzista e anti europeo dovrebbe mangiarsi un po’ più la testa, cercando di risolvere i problemi in maniera concreta, sempre se il suo obiettivo resta il bene dell’Italia. Mentre riguardo a Berlusconi, premesso che sono rimasto colpito dalla quantità di voti presa da FI che nonostante le condanne definitive del proprio leader, ritengo che il suo partito dovrebbe comprendere che è giunto il momento di fare qualcosa dopo 20 anni di pure chiacchiere, magari con un po’ di buonsenso potrebbe rimediare a qualcuno dei suoi innumerevoli errori.
Di sicuro sono tanti gli interrogativi e scenari possibili ma un dato certo c’è, la gente attraverso queste consultazioni Europee ha deciso di affidare le sue ultime speranze a un partito democratico che di fatto si è rinnovato a più livelli, basti vedere le foto e i vari collegamenti che hanno caratterizzato la notte elettorale, i nostri ministri, la segreteria ecc. Probabilmente il rinnovamento del PD lo si deve in parte al risultato ottenuto dal movimento 5 stelle alle scorse elezioni, risultato che ha messo in guardia tutti i partiti, ma tale rinnovamento si è potuto concretizzare soprattutto grazie alla presenza di ragazzi in gamba al suo interno che da anni dedicano parte della loro vita ad una causa comune.
Ragazzi che dai consigli comunali sino ad arrivare al Governo, cercano con tutte le loro forze di trovare soluzioni per far uscire il nostro Paese dalla crisi, lavorando ogni giorno per restituire un presente a tutte le famiglie in difficoltà e un futuro ai giovani che ormai hanno perso la speranza di poter mettere in pratica i loro studi, di potersi realizzare in un Paese che da anni li costringe a un mortificante esodo!
Attraverso il segretario Renzi senza una effettiva maggioranza, il PD ha intrapreso un difficile percorso per tirar fuori l’Italia dal pantano, ma il M5S continua a percorrere la via dello sterile ostruzionismo, approvando qualche emendamento ma di sicuro non cogliendo la possibilità di lasciare il segno come chiesto dagli italiani.
Il governo Renzi è riuscito a produrre in soli 3 mesi ottimi risultati come il bonus Irpef, la riduzione irap, la stipula di accordi con aziende salvaguardando migliaia di posti di lavoro ma non solo, è riuscito a mettere in cantiere importanti riforme come quella del superamento del Senato, delle province e la nuova riforma elettorale che finalmente garantirebbe governabilità. Come si fa a non comprendere la situazione in cui ci troviamo? Io posso capire che c’è una intransigenza nei confronti di vecchi dirigenti politici ormai metabolizzati dai cittadini come i colpevoli di tutti i mali, ma dinnanzi a nuove energie, nuove idee, perché non dialogare? Non collaborare? Senza alcun accordo, ma lavorando su temi condivisibili, per il bene dell’Italia e non di quel partito o di quel movimento.
A tutti i livelli da quello comunale al nazionale, io da militante del PD mi auguro che prima di tutto al nostro interno, ma anche in tutti i movimenti che davvero hanno a cuore gli interessi della comunità e non del singolo, in tutti i gruppi che non nutrono semplicemente odio verso qualcuno, ma che sono arrabbiati perché vorrebbero che le cose andassero meglio, che l’Italia si riprendesse sul serio, a tutti loro vorrei dire di non avere paura di confrontarsi, di esprimere il proprio parere, spogliandosi dei pregiudizi ideologici.
Finiamola con lo scetticismo, con la paura, se siamo in questo stato non è solo colpa della politica, siamo in questo stato probabilmente perché non abbiamo fatto abbastanza, illusi e disillusi da una tv spazzatura, vittime di una società sempre più basata sul futile consumo e lontana dai valori concreti della vita. Abbiamo ignorato che il terreno sotto i nostri piedi iniziava a tremare, magari qualcuno ha anche provato a lanciare un grido d’allarme ma alla fine ci siamo tutti arresi, lasciando che una piccola crepa diventasse una voragine immensa.
Per uscire da questa crisi occorre tornare a sognare ed osare, sono convinto che l’Italia ce la farà attraverso una nuova Europa, attraverso una sana e vera politica, attraverso nuove idee e opportunità, attraverso la via del dialogo e della collaborazione, sperando che in questa decisiva sfida ad essere protagonista non sia una singola persona ma tutti gli italiani.
Andrea Bracciale, Resp.economia Gd Provincia Brindisi

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