Dopo gli olandesi, gli australiani e gli africani, nel calcio brindisino spuntano i cinesi.
Ieri, infatti, il neocostituito Brindisi Football Club ha annunciato “l’ingresso, nell’assetto societario, di una importante azienda internazionale la Euro Pacific Holding con sede ad Hong Kong in Cina“.
La notizia ha destato entusiasmo in parte del pubblico locale sebbene la stessa società abbia messo le mani avanti precisando “che la collaborazione con questa importante Holding, non vorrà dire grande forza economica nell’immediato“.
Tanti altri, invece, preferiscono restare con i pieni ben saldi per terra dopo le scottature degli ultimi 15 anni, le più cocenti delle quali sono arrivate proprio dall’aver creduto in fantomatiche cordate provenienti dall’estero.
La prima volta fu il famoso “23 luglio 2010” quando la tifoseria biancazzurra si autoconvocò nel piazzale inferiore del Monumento al Marinaio per attendere la notizia della vendita del Football Brindisi 1912 ad una fantomatica cordata olandese. Tutti sappiamo come andò a finire, con la società che fini nelle mani del duo Pupino-Galigani per iniziare uno dei periodi più bui e vergognosi del calcio brindisino.
Ed è proprio sul finire della gestione Pupino-Galigani che si perpetrò l’ennesima presa in giro della tifoseria e della città con fantasmagorici ed inesistenti imprenditori australiani o africani pronti a rilevare la squadra per rilanciarla alla grande.
Estremamente rappresentativo della scempiaggine di quel periodo è il video di Telebrindisi.tv in cui uno stuolo di giornalisti insegue il sig. Antonio Marino, grottesco referente della cordata australo-africana. Le domande della brava quanto incredula Anna Saponaro disvelano l’assurdità di una situazione “fantascientifica”.
A futura memoria e a ricordo della creduloneria del brindisino medio lo riportiamo di seguito:
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