Ho assistito al confronto fra candidati alla carica di primo cittadino della mia città. In qualità di cittadino, oggi candidato al Consiglio Comunale di Brindisi nella lista “Rinasce Brindisi”, a sostegno del candidato Sindaco Fernando Marino, cercavo una migliore chiave di lettura della situazione elettorale.
Dico subito che non mi interessano i sorrisi compiaciuti di chi ha incassato un applauso, immediatamente dopo l’incauta battuta di un avversario. L’arena, quel giorno, era calda e chi ha beneficiato dei momenti di bagarre, non era in sala. Oggi, la società civile brindisina è più attenta. Ne sono felice. Vorrei solo contribuire a completarne l’analisi, perché mai potrei perdonarmi di essere stato travolto dalla frenesia elettorale trascurando, così, l’accresciuta consapevolezza dei miei concittadini e, certamente, di un potenziale elettore.
Sono abituato a considerare il punto di vista del mio interlocutore, freddando sul nascere le velleità di verità assoluta, ma di una cosa sono certo: questa elezione non può essere la volta dello scontro ‘popolare’, della frattura nella società civile che, dopo troppo tempo, proprio in questa occasione, può contare sulla maturità di molti. Troppo presto è stato archiviato il tentativo di partecipazione della coalizione “Per la Rinascita di Brindisi” che non è mai decollata e che avrebbe meritato più attenzione e maggiore dialogo fra gli attori di quella iniziativa e i cittadini. Quello, per intenderci, rappresentava il momento di massima tangenza tra le aspettative della maggioranza degli elettori e le fasi preparatorie della campagna elettorale. Poi, le divergenze hanno spezzato l’incantesimo.
Ritengo di dovermi impegnare affinché siano arginate le conseguenze di quella faccenda che ha favorito la nascita di una miriade di nuove curve Sud e che rischia di frammentare il futuro assetto amministrativo del Comune di Brindisi e, prima ancora, di innalzare barriere ideologiche e generazionali tra i cittadini. Credo che la mia città non possa più permettersi questo, si perderebbero altri mesi che oggi valgono anni di arretratezza nello slancio della civiltà.
Il mio invito è di pensare che se il meccanismo articolato e contorto della politica dei partiti o dei movimenti non è riuscito a cogliere quello slancio di unione che la società civile avrebbe meritato, oggi possiamo afferrarlo con il voto. Il sostegno del Presidente Michele Emiliano al candidato Fernando Marino è un valore aggiunto che la comunità brindisina non può intendere come meramente strumentale a presunti obiettivi di annichilimento della nostra Brindisi.
Oggi, al contrario di ieri, la presenza di forze sane e di persone impegnate nella comunità, invece di alimentare un’atavica presa di posizione contro le diversità, dev’essere valorizzata alla luce dell’obiettività e della partecipazione.
Stefano Calderari
Candidato al Consiglio Comunale di Brindisi – Lista civica “Rinasce Brindisi”.
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