November 13, 2024

BRINDISI, ANNO 2013: IL BILANCIO DEI CARABINIERI

 

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, Col. Andrea Paris ha tracciato questa mattina un bilancio complessivo delle attività condotte dall’Arma nell’ambito dell’intera Provincia.

 

In particolare, il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, con i suoi 604 uomini e donne, si articola in:

­   23 Stazioni;

­   4 Comandi di Compagnia, dislocati nelle cittadine aventi la maggiore concentrazione di popolazione;

­   1 Reparto Operativo da cui dipende un Nucleo Investigativo che si occupa di indagini di criminalità organizzata, reati contro la persona, reati contro il patrimonio, ricerca latitanti catturandi, stupefacenti e infine di repertamenti e rilievi sulla “scena criminis”;

­   sempre alle dipendenze del Reparto Operativo, il Nucleo Informativo e la Centrale Operativa, organo propulsore di tutto il Comando, sulla quale sono attestate le linee del 112, terminale di una media di oltre 250 telefonate giornaliere alle quali i nostri carabinieri sanno sempre fornire adeguate risposte d’intervento.

L’impegno profuso in questo anno, finalizzato a potenziare la qualità dell’attività operativa su più fronti, in particolare quello dei reati contro la persona e della lotta alla droga, si è tradotto in una strategia che ha posto un freno al dilagare delle molteplici realtà criminali nel capoluogo e in provincia.

La prevenzione, nella lotta alla criminalità, resta la strategia vincente per combattere il suo sistema di potere, incidere sulle sue complicità, estirpare le coperture che creano cultura, prassi e contesti mafiosi.

La lotta alle consorterie criminali a Brindisi è resa ancora più ardua soprattutto dai continui rimescolamenti dei gruppi malavitosi sempre alla ricerca della supremazia territoriale.

In questo ambito, l’Arma, nel suo operare quotidiano accompagna a una mirata e proficua attività repressiva una sempre maggiore attenzione alla diffusione della cultura della legalità, intesa come una possibilità concreta di continuare a educare informando i più giovani, realizzando d’intesa con le scuole incontri con gli alunni.

Per chi come l’Arma opera da sempre per il bene della comunità, ha la necessità di ritrovare i fili della nostra ”umanità” nel rapporto con la comunità e soprattutto con chi la comunità la vive ai margini, perché sono loro che vivendo fuori da ruoli precostituiti si rendono piu’ bisognosi di aiuto.

Si rende necessario dunque, costruire giorno per giorno occasioni di incontro e confronto, “edificare” i legami che istituiscono gli spazi della convivenza nella legalità, creando rapporti di prossimità, e ciò è determinante per migliorare le prospettive del vivere civile.

 

Sul piano delle attività criminali emergono inoltre:

­    i reati predatori che, privilegiati dalle centrali malavitose in argomento, restano un importante introito che consente alle compagini del malaffare di finanziarsi e talvolta rigenerarsi;

­    l’estorsione, gestita con le formule intimidatorie tipiche del racket, spesso in stretta connessione con il reato associativo, come è emerso al termine di alcuni processi di mafia, resta una delle attività illecite tradizionali.

­   la detenzione e spaccio di droga.

­    l’usura, praticata con moduli, diversamente articolati, in cui l’inserimento del crimine organizzato può non risultare immediatamente riconoscibile, rimane fonte primaria per l’accumulazione di liquidità e per l’appropriazione di imprese commerciali e produttive, nonché atavica espressione del predominio criminale sul territorio.

Ma anche per ciò che concerne tali fattispecie di reato, le risposte che l’Arma mette in campo sono efficaci: le vittime infatti possono contare sulla capacità da parte della nostra Istituzione di fornire risposte adeguate e sulla certezza di essere supportati in un lungo e talvolta doloroso percorso come spesso accade per le vittime del racket delle estorsioni e dell’usura.

ATTIVITÀ REPRESSIVA

I dati relativi all’attività di prevenzione e contrasto dei reati in Brindisi e provincia sono eloquenti:

­   720 arresti (+31% nel 2012 erano 548) e 3.437 (+1% nel 2012 erano 3406) persone denunciate;

­   30 persone arrestate per associazione a delinquere e 26 di stampo mafioso;

­   260 arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con quasi 28kg di droga sequestrati e 155 piantine di marijuana sequestrate;

­   217 arresti per furto, di cui 29 sono stati eseguiti per furti in esercizi commerciali, 15 per furti di auto/moto, 17 per furti in abitazioni e 1 per scippo;

­   86 rapinatori assicurati alla giustizia;

­   29.414 servizi tra pattuglie e perlustrazioni effettuate, per un totale di circa 350mila ore di servizio, con circa 68mila persone identificate contestualmente al controllo di oltre 37mila mezzi. Da segnalare il fortissimo impulso all’attività di controllo alla circolazione stradale, tesa in particolare a contrastare il fenomeno della guida senza cinture di sicurezza o –in caso di motoveicoli- da parte di centauri privi di casco. Complessivamente le contravvenzioni sono state 11.489 (+61%, 7.118 nel 2012). Nello specifico le infrazioni al C.d.S. più sanzionate sono state la mancata revisione degli auto-motoveicoli, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, il mancato possesso dei documenti di circolazione e la mancanza di copertura assicurativa. Parimenti sono aumentati i controlli con l’utilizzo dell’etilometro, disposti soprattutto nelle ore notturne dei giorni prefestivi e festivi, per intensificare i controlli volti ad arginare il triste fenomeno degli incidenti stradali, di cui è stata riscontrata negli ultimi tempi una maggiore incidenza, in ragione della presenza di numerosissimi giovani nelle zone ove sono ubicate le discoteche maggiormente frequentate e soprattutto sulle strade statali e provinciali particolarmente interessati dal traffico di afflusso e deflusso di tali locali di divertimento.

Particolare menzione va data, inoltre, all’impegno dell’Arma sul fronte delle misure di prevenzione e in particolare con riferimento all’aggressione dei patrimoni indebitamente acquisiti dalle organizzazioni criminali consente di annotare importanti risultati.

L’andamento della delittuosità generale, nell’anno oggetto di valutazione, ha subito una flessione del –6% (delitti denunciati: 16.215 nel 2012 e 15.214 nel 2013) su tutto il territorio provinciale. L’Arma, nel 2013, ha perseguito il 74% dei delitti commessi, ben 11.245 su 15.214, di cui 2.751 scoperti (24% di quelli perseguiti).

In tale generale contesto, è utile evidenziare i reati predatori, fonte di perdurante allarme sociale su tutto il territorio nazionale. Al riguardo, si segnala una diminuzione del 4% (dato interforze) del delitto di furto sull’intera provincia. In relazione alle rapine, in calo di ben 9 punti percentuali (229 nel 2012 e 208 nel 2013, dato interforze), spesso, caratterizzate da lieve danno economico, si rappresenta che l’Arma ha proceduto per 157 delitti (rappresenta il 75% delle rapine commesse), di cui 35 scoperti, pari al 22% del totale per cui procede l’arma.

 

PRINCIPALI OPERAZIONI ANNO 2013

­   in data 9 gennaio 2013, la Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 10 soggetti, tutti indagati in ordine al reato di cui all’art. 73 DPR 309/90, per aver in concorso tra loro detenuto e ceduto imprecisati quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo hashish, marijuana e cocaina. Nel corso dell’indagine, avviata a dicembre 2010, sono stati eseguiti 7 arresti in flagranza per lo stesso reato, 2 arresti su ordinanza di custodia cautelare, sequestrato 1,3 kg. di hashish e 500 gr. di marijuana e alcune carte di credito utilizzate per il pagamento della droga;

­   il 19 gennaio 2013, a Brindisi, la Compagnia Carabinieri di Brindisi ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nei confronti di ZANZARELLA Antonio, cl.  1990, censurato del luogo, per una serie di rapine consumate nel dicembre 2012;

­   il 31 gennaio 2013, a Cisternino, la Compagnia Carabinieri di Fasano ha arrestato, in flagranza di reato, 4 tarantini responsabili di una rapina a un supermercato. I malfattori, nel corso di un inseguimento, esplodevano un colpo d’arma da fuoco a scopo intimidatorio nell’intento di sfuggire alla cattura;

­   in data 01 febbraio 2013, la Stazione Carabinieri di Villa Castelli ha arrestato, in flagranza di reato, Parisi Vito, nato Ceglie Messapica il 23 luglio 1978, poiché trovato in possesso di 3,5 kg. di cocaina, 9,5 kg. di hashish, 23.000/00  € circa, tra contante, libretti bancari e postali, materiale per il taglio e il confezionamento;

­   il 1° febbraio 2013, a Francavilla Fontana, la Compagnia Carabinieri di  Francavilla Fontana ha arrestato, in flagranza di reato, Petronelli Vincenzo, cl. 1969,  censurato del luogo poiché ritenuto responsabile, unitamente ad altri 2 soggetti, di una tentata rapina in danno di un portavalori, avvenuto poche ore prima nel centro di Pisticci (MT). Dove, nell’immediatezza dei fatti, personale della Polizia di Stato di Pisticci ha arrestato Leuzzi Lorenzo, cl. 1962, censurato di Francavilla Fontana (BR);

­   il 7 febbraio 2013, a Fasano, la locale Compagnia Carabinieri ha arrestato, in flagranza di reato, i censurati Di Bari Donato cl.1992, e Pisconti Alberto cl.1991, per aver picchiato un commerciante del luogo dopo aver tentato di fare un furto con strappo nella centralissima via S. Oronzo;

­   il 15 marzo 2013, a Brindisi, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato, in esecuzione di O.C.C. in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale Brindisi, DULCAMARE Stefano cl.1989 e NIGRO Giovanni cl. 1984, entrambi segnalati in B.D., in merito a una rapina avvenuta il 4 dicembre 2012;

­   il 21 marzo 2013, a Ceglie Messapica, i Carabinieri della Compagnia  di San Vito dei Normanni hanno arresto, in esecuzione di O.C.C., emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, R. A. cl. 1991, segnalato B.D., perché ritenuto responsabile, in concorso con altro soggetto non identificato, della rapina perpetrata il 22 febbraio 2013 ai danni di una gioielleria di Ceglie Messapica;

­   La cattura del latitante GIORDANO Giuseppe, detto “Aiace”, avvenuta il 29 marzo 2013 sulla strada provinciale che collega il comune di San Pancrazio Salentino (BR) a quello di Avetrana (TA), mentre circolava a bordo di un’autovettura insieme a un complice, ha inferto un ulteriore duro colpo alla criminalità organizzata brindisina. Quest’ultimo infatti, esponente di spicco del gruppo di fuoco attivo alla fine degli anni ‘90 nel territorio di Brindisi capeggiato dal noto DI EMIDIO Vito, alias “Bullone”, risultava latitante dal novembre del 2012 in quanto sottrattosi all’esecuzione di un provvedimento di condanna definitivo emesso dalla Corte d’Appello di Taranto, che lo aveva condannato alla pena di anni 30 per il reato di omicidio volontario del pregiudicato VANTAGGIATO Santo avvenuto a Bar, in Montenegro, il 16 settembre del 1998, dove il boss della SCU, “re del contrabbando dei tabacchi lavorati esteri”, si era rifugiato.

­   il 06 maggio 2013, a Ostuni, la Compagnia Carabinieri di Fasano ha dato esecuzione all’O.C.C., emessa dal G.I.P. Tribunale di Brindisi, confronti SAPONARO Cosimo, cl.1981 e VECCHIO Fausto, cl.1991 del luogo, poiché ritenuti responsabili della rapina avvenuta in data 19.01.2013 ai danni di un pensionato;

­   il 13 maggio 2013, i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito 14 ordinanze custodia cautelare carcere, emesse dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Brindisi, confronti altrettanti pregiudicati responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio sostanze stupefacenti in concorso, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, danneggiamento seguito da incendio e atti persecutori. L’attività d’indagine si innesta in quella svolta per la ricerca del latitante Donato Claudio Lanzillotti, condotta dipendente Nucleo Investigativo, e conclusasi il 4 aprile 2012 con il suo arresto

­   il 23 maggio 2013, a Francavilla Fontana, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato FAGGIANO Antonio, cl.1991 e BASILE Giacomo cl.1990, per aver rapinato l’incasso di circa 200,00 € e percosso violentemente il proprietario di un  bar del luogo.

­   il 24 giugno 2013, a Brindisi, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri e della Compagnia di Borgo Panigale (BO), hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’O.C.C. emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna, CIAMPI Luca, cl.1987, REHO Andrea cl.1991, RAMETTA Alessio, cl.1987 e BAGNULI Italo, cl.1989, tutti del luogo poiché ritenuti responsabili di una rapina, avvenuta il 19 febbraio 2013, ai danni di una gioielleria di Castel Maggiore (BO);

­   in data 1 luglio 2013, presso la zona industriale di Brindisi, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno arrestato 4 individui trovati in possesso 2.546 kg. di cavi in rame asportati poco prima presso una cabina primaria dell’ENEL di Lecce;

­   in data 8 luglio 2013, in Carovigno, i Carabinieri della Stazione hanno sottoposto a fermo di P.G. il cittadino Rumeno, senza fissa dimora, B.M.A. (cl. 1985), poiché ritenuto responsabile di violenza carnale nei confronti di una studentessa barese di anni 22;

­   in data 27 luglio 2013, in San Vito dei Normanni, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno arrestato, in flagranza un individuo trovato in possesso di 500 metri di cavi in rame asportato poco prima dall’interno di un’abitazione rurale;

­   in data 6 agosto 2013, i Carabinieri di Mesagne, hanno arrestato, in flagranza di reato, SALONNE Davide (cl. 1985) di Latiano, poiché, poco prima si era reso responsabile di rapina ai danni della rivendita di preziosi “FOLLIE D’ORO”, sita all’interno del Centro Commerciale Auchan;

­   in data 8 agosto 2013, nottetempo,  in Monteiasi (TA), a conclusione di prolungato servizio di Polizia Giudiziaria, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi, unitamente al personale dei paritetici Nuclei Investigativi di Taranto e Bari e della Compagnie Carabinieri di  Francavilla Fontana e Fasano, hanno arrestato, in flagranza di reato, LEONE Pietro (cl. 1973) di Villa castelli (BR); D’URSO Oronzo (cl.1980) da Ceglie Messapica; BARNABA Francesco (cl.1976) da  Francavilla Fontana; GIOSA Gianluca (cl.1979) da Brindisi  e DE RINALDIS Cosimo (cl.1983) da Ceglie Messapica. Questi, tutti censurati, sono stati bloccati dai carabinieri mentre erano intenti a far esplodere il bancomat della filiale del MPS, sita in via Maggiore Lotta di Monteiasi (TA), mediante l’innescavano di una miscela di gas per provocare un’esplosione della cassa automatica. Sul posto venivano rinvenuti mezzi rubati, utensili vari e apparati radio per il rilevamento di microspie, utilizzati dalla banda per l’attività criminosa posta in essere;

­   in data 10 agosto 2013, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un fermo del P.M. nei confronti di BELLO Giuseppe (cl. 1979), poiché ritenuto responsabile della rapina alla gioielleria “GOLD GIOVI” di Brindisi, del 6 agosto 2013, commessa in concorso con ANDRIULO Roberto (cl. 1972), tratto in arresto il successivo 23 agosto a Falconara Marittima (AN), dalla stessa Compagnia Carabinieri;

­   in data 27 agosto 2013, in Contrada Montefellone, agro del Comune di Martina Franca (TA), nell’ambito di preordinati servizi in sinergia operativa fra i reparti dei Carabinieri della Stazione di Villa Castelli (BR) e quelli della locale stazione, venivano rinvenute occultate sotto un muretto a secco: una pistola semiautomatica, marca “MAB”, cal 7.65, avente matricola 72546, completa di serbatoio con n. 6 (sei) proiettili del medesimo calibro; una pistola revolver, marca “GLISENTI”, cal. 10,35, matricola 9020, entrambe perfettamente funzionanti e con relativo munizionamento. Inoltre veniva trovata una paletta da segnalazione, quattro parrucche, sette passamontagna, cinque berretti, due paia di guanti e un bilancino di precisione;

­   in data 28 agosto 2013, in Latiano (BR), i Carabinieri della locale Stazione, hanno arrestato, in flagranza di reato, LIGORIO Cosimo (cl. 1973) bracciante agricolo residente a San Vito dei Normanni (BR), poiché sorpreso, all’interno di un fondo agricolo di sua proprietà, intento a coltivare ventisei piante di canapa indiana;

­   in data 29 agosto 2013, in Ceglie Messapica, i Carabinieri della locale Stazione hanno arresto, in flagranza di reato, T.V. (cl. 1968) del luogo. L’uomo ha reiterato  molestie nei confronti della moglie separata;

­   in data 31 agosto 2013, in Brindisi, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno arrestato in flagranza di reato un elettricista sorpreso all’interno di un complesso residenziale mentre asportava 21 kg. di grondaie in rame;

­   in data 06 settembre 2013, in San Pancrazio Salentino, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno arrestato P.A. (cl. 1965) del luogo, poiché sorpreso mentre stava malmenando la moglie;

­   in data 08 settembre 2013, a Brindisi, i Carabinieri del locale Nucleo Radiomobile hanno arrestato, in flagranza di reato, C.D. (cl. 1960), poiché durante un violento litigio, colpiva con un coltello la moglie separata;

­   in data 11 settembre 2013, a Oria, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno arrestato in flagranza di reato due malfattori sorpresi ad asportare, da dei tralicci dell’E.N.E.L., 10 kg. di cavi in rame;

­   in data 17 settembre 2013, a Ceglie Messapica, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, V.M. (cl. 1947) pensionato del luogo, poiché responsabile di aggressione e violenza nei confronti della madre convivente;

­   l’indagine, convenzionalmente denominata “Zero”, scaturisce dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Ercole Penna, corroborate da quelle di altri 7 collaboratori e 2 dichiaranti e riscontrate dalle indagini condotte dagli organi di p.g. operanti, nel periodo aprile – settembre 2012. L’ordinanza colpisce il clan della SCU c.d. “dei mesagnesi” (anche indicato come clan “Vitale – Pasimeni – Vicientino”), con epicentro nel comune di Mesagne (BR) ma operante in vasta parte di questa provincia, di cui Penna è stato elemento di vertice sino all’arresto eseguito il 20 settembre 2010.

­   in data 20 settembre 2013, in Ceglie Messapica,  i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana e San Vito dei Normanni hanno arrestato, in flagranza di reato, MAGGIORE Maurizio (cl. 1983), poiché trovato in possesso di 2,6 kg. di cocaina;

­   in data 26 settembre 2013, in Cellino San Marco, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato ALTOMARE Matteo (cl. 1987), poiché trovato in possesso di 4,7 kg. di marjuana, 85 gr. di hashish e circa 2 grammi di cocaina;

­   in data 27 settembre 2013, a Fasano, i Carabinieri della Compagnia di Fasano, hanno arrestato, in flagranza di reato, G. A. (cl. 1977) separato, per aver picchiato e rapinato la sua ex moglie, sfilandole un anello dalle dita del valore di € 6 mila, dandosi poi a precipitosa fuga per le vie cittadine;

­   in data 28 settembre 2013, a Carovigno, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due nomadi, entrambe minori, sorprese in una abitazione della periferia di Carovigno, mentre tentavano di rubare alcuni monili d’oro e denaro contante  per un valore di circa 3500 euro;

­   in data 28 settembre 2013, in Oria, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, V.C. (cl. 1972) del luogo, coniugato, di fatto in via di separazione, poiché reiteratamente ha minacciato e molestato la moglie separata;

­   in data 28 settembre 2013, nottetempo, a Francavilla Fontana, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, R. C. (cl. 1988) del luogo, poiché, a seguito dell’ennesimo violento litigio ha malmenato la moglie e il figlio di anni 4;

­   in data 28 settembre 2013, a San Vito Dei Normanni, i Carabinieri del locale Nucleo Radiomobile, hanno arrestato B. G., cl. 1976 del luogo, per maltrattamenti e lesioni personali a danno della convivente;

­   in data 29 settembre 2013, a Brindisi, i Carabinieri del locale Nucleo Radiomobile hanno arrestato, in flagranza di reato, il barese LADISA Nicola (cl. 1995) poiché sorpreso unitamente ad altri due malviventi (rimasti sconosciuti) nel tentativo di rubare denaro e monili in oro, all’interno di una abitazione del centro.

­   in data 01 ottobre 2013, a Tuturano di Brindisi, i Carabinieri della locale Stazione hanno arresto, in flagranza di reato, DORIA Nicola (cl. 1961) del luogo, poiché trovato in possesso di gr. 166,7 di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”,  gr. 23,8 di sostanza da taglio e un bilancino di precisione;

­   in data 4 ottobre 2013, in Oria, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, hanno arrestato in flagranza di reato, DAMICIS Graziano (cl. 1977), poiché trovato in possesso di 1,5 kg. di eroina, confezionata in tre panetti, e minime quantità di marijuana;

­   in data 10 ottobre 2013, a Brindisi, i Carabinieri della Stazione di Brindisi Principale hanno arrestato, in esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare – emessa  dal GIP del locale Tribunale, C. C. (cl. 1945) del luogo. Il provvedimento è scaturito da risultanze investigative degli stessi Carabinieri, avviate a seguito della denuncia dei genitori di una studentessa 14enne del luogo che, dal maggio 2011 al giugno 2013, aveva subito atti sessuali dal C.C., il quale occasionalmente prestava mano d’opera in lavori domestici per la famiglia della vittima;

­   in data 14 ottobre 2013, a Francavilla Fontana, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà A. M. (cl. 1961) del luogo, poiché venivano raccolti gravi elementi di reità, relativi a reiterati atti persecutori e di violenza, che lo stesso aveva posto in essere nei confronti della ex moglie, denunciante;

­   in data 14 ottobre 2013, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, hanno arrestato in flagranza di reato due malfattori, che hanno asportato, all’interno di un complesso residenziale, un cancello in ferro e dei tombini in ghisa.

­   in data 14 ottobre 2013, il dipendente Nucleo Investigativo, la Sezione Anticrimine di Lecce e la Squadra Mobile di Brindisi ha dato esecuzione, in questa provincia e in quelle di Lecce, Taranto, Potenza, Cosenza, Pesaro e Urbino, Parma, Pavia, Milano e Asti, a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Lecce su richiesta della locale DDA, a carico di 18 indagati (di cui 8 liberi) ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416bis c.p.) nonché omicidio (art. 575 c.p.), lesioni personali (art. 582 c.p.), detenzione e porto di armi, anche clandestine, in luogo pubblico (artt. 4 e 7 della l. 895/1967e art. 23 della l.110/1975), reati aggravati dall’art. 7 della l.203/91 per avere commesso i fatti contestati al fine di agevolare l’associazione mafiosa Sacra Corona Unita (SCU). I citati reparti dell’Arma e la Squadra Mobile di Brindisi eseguiranno la misura cautelare, rispettivamente, a carico di 9 indagati, di cui 4 liberi.

­   in data 16 ottobre 2013, a Francavilla Fontana, la locale Compagnia Carabinieri e la D.I.A. di Lecce e hanno dato esecuzione al “decreto di sequestro anticipato ai fini della confisca”, emesso dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Procura di Brindisi, nei confronti di CAPOBIANCO Giancarlo (cl. 1963) già detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce poiché ritenuto attiguo ai c.d. “mesagnesi”. Nell’occasione sono stati sequestrati beni mobili e immobili, a lui solo riconducibili e in prevalenza intestati a prossimi congiunti o prestanome, per un valore di circa 1.200.000,00 €;

­   in data 18 ottobre 2013, in Ceglie Messapica, i carabinieri della locale Stazione, hanno arrestato O.I. (cl.1990) del luogo, che a seguito di una violenta lite, aveva  tentato con un coltello di colpire la madre. Intervenuti i militari, a seguito di chiamata d’intervento, venivano aggrediti con una roncola dal medesimo prima di essere tratto in arresto;

­   in data 19 ottobre 2013, a Latiano, i Carabinieri della locale Stazione, in esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Tribunale Ordinario di Brindisi – Ufficio GIP – arrestavano D.E.M. (cl.1993) di Latiano, per aver stuprato una ragazza barese, minore, di anni 14  già ospite presso la Comunità “Esperanto” di Latiano, in data 11 ottobre 2013;

­   in data 19 ottobre 2013, a Brindisi, i Carabinieri del locale Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato, in fragranza di reato, ANDRIOLI Anna (cl. 1991) residente a Oria, poiché, poco prima, unitamente a GALLUZZO Rosario (cl. 1973) del luogo, quest’ultimo tratto in arresto da personale della Questura di Brindisi, si era resa responsabile di una tentata rapina ai danni di una gioielleria di Brindisi;

­   in data 8 novembre 2013, a Francavilla Fontana, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della locale Compagnia, hanno arrestato N.G. (cl. 1955) di Latiano, in ottemperanza all’Ordinanza applicativa di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, per atti persecutori nei confronti di una donna (cl. 1981) del luogo, posti in essere da marzo ad agosto 2013;

­   in data 9 novembre 2013, a Oria, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno arrestato, in flagranza di reato, un uomo, classe 1952, poiché trovato in possesso di una pistola calibro 7,65, con matricola parzialmente abrasa, e 24  gr. di cocaina;

­   in data 14 dicembre 2013, a Torchiarolo, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, hanno trovato occultati in un terreno 1 kg. di cocaina e circa 570 gr. di hashish.

­   in data 18 novembre 2013, questo Comando Provinciale ha dato esecuzione, in questa provincia e in quelle di Bari, Foggia, Gorizia, Lecce e presso le case circondariali di Napoli, Pescara e Taranto, a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Lecce su richiesta della locale DDA, nei confronti di 45 indagati (34 liberi), di cui 6 donne, responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416bis c.p.), associazione  finalizzata alla cessione di stupefacenti (artt. 73 e 74 d.P.R. 309/1990), reati in materia di armi (artt. 1,2 e 4 l.895/1967), estorsione (art. 629 c.p.) e altro, reati tutti aggravati dal metodo mafioso (art. 7 l.203/1991). A 33 indagati sarà applicata la custodia in carcere mentre 12 saranno sottoposti agli arresti domiciliari. Nello stesso contesto operativo, sarà eseguita un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP dei minori di Lecce nei confronti di 1 fiancheggiatore del sodalizio mafioso, per il reato di omicidio di Gianluca Saponaro, cl. 1992, perpetrato a Cellino San Marco (BR) il 19 giugno 2010. Contestualmente, sarà data esecuzione al provvedimento di sequestro d’urgenza emesso dal PM nei confronti di alcuni degli indagati di beni mobili e immobili, comprese 2 attività commerciali, e libretti postali per un valore economico complessivo di circa 1M€ circa.

­   18 novembre 2015, nell’ambito della già citata indagine “Game Over”, il Comando Provinciale di Brindisi ha sequestrato beni mobili e immobili, comprese due attività commerciali, e libretti postali per un valore economico complessivo di circa 1 milione di Euro, riconducibili a soggetti legati alla S.C.U. “Rogoli–Buccarella–Campana”.

­   in data 28 novembre 2013, a Oria, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in  flagranza di reato, D. R. (cl. 1968) del luogo, poiché poneva in essere una serie di azioni persecutorie nei confronti di C.A. (cl. 1970) separata del luogo, con incessanti molestie attraverso pedinamenti, telefonate, sms minacciosi e danneggiamenti;

­   in data 30 novembre 2013, a Cisternino, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, C. A. (cl.1978) del luogo, per aver minacciato di morte, dopo un acceso diverbio, la moglie convivente. La stessa si vedeva costretta a chiudersi  a chiave, in una stanza, con i figli minori di 12 e 7 anni. L’uomo veniva colto in flagranza, dai Carabinieri, mentre tentava di sfondare la porta a calci.

­   in data 4 dicembre 2013, a Latiano, i Carabinieri Stazione hanno tratto in arresto LEO Vincenzo (cl. 1990), pregiudicato del luogo, già  sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso una comunità riabilitativa psichiatrica di Latiano, poiché ritenuto responsabile di una rapina si danni di una gioielleria del luogo, nel corso della quale l’uomo si è reso responsabile anche di sequestro e violenza sessuale nei confronti di una dipendente dell’attività commerciale.

­   in data 11 dicembre 2013, questo Comando Provinciale ha dato esecuzione, in questa provincia e presso la casa circondariale di Taranto, a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Brindisi su richiesta della locale Procura, nei confronti degli stessi 5 indagati (sopra già indicati), responsabili di associazione per delinquere (art. 416 c.p.), ricettazione e riciclaggio (artt.110, 81 cpv., 648, 648 bis c.p.; 61 n.2 c.p.), furto consumato e tentato aggravato (artt. 110, 56, 624, 625 c.p.), detenzione illegale di materiale esplodente aggravato e di armi comuni da sparo (artt.110 c.p., 2, 4 comma 2° lett. a) e c) L. n. 895/1967; 61 n.2 c.p.). L’indagine ha colpito una banda di malfattori che, tra aprile e luglio del 2013, in diversi comuni delle province di Brindisi, Taranto, Lecce e Bari, ha commesso una serie di furti ai danni di sportelli bancomat e postamat praticati col metodo dell’insufflazione all’interno degli sportelli automatici di una miscela di ossigeno e gas con cui venivano saturate le casseforti poste alle spalle dei manufatti esterni in plastica fino a farle deflagrare con un contatto elettrico o mediante del liquido infiammabile.

­   L’indagine, convenzionalmente denominata “Game over”, colpisce la frangia della SCU “Rogoli-Buccarella-Campana” (c.d. “Tuturanesi”), operante nella provincia di Brindisi, ed è stata condotta con servizi di o.c.p. e intercettazioni telefoniche e ambientali, da novembre 2009 a dicembre 2010 e aggiornata sino a oggi, dalla Compagnia Carabinieri di Brindisi, che ha effettuato, nel tempo, puntuali riscontri di polizia giudiziaria. L’attività ha assorbito una contestuale indagine del Nucleo Investigativo, avviata a seguito dell’omicidio citato, che ha fornito sostegno e arricchimento investigativi, soprattutto sugli assetti organizzativi della compagine mafiosa, e ha consentito i sequestri patrimoniali a carico dell’associazione perseguita. A riscontro del complesso investigativo vi sono anche le dichiarazioni di 3 collaboratori di giustizia.

L’associazione aveva nel traffico al dettaglio di stupefacenti la propria principale fonte di arricchimento e di assistenza ai detenuti e alle rispettive famiglie, integrata da estorsioni a danno di operatori economici locali e, per un episodio, anche di un trafficante di stupefacenti operante nella zona d’influenza del gruppo criminale senza esservi affiliato, spesso, sfociati in intimidazioni, danneggiamenti o aggressioni.

 

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