E’ giunta ad una conclusione positiva l’incontro della Cabina di regia convocato per discutere dei tagli al Centro antiviolenza comunale Crisalide nel Comune di Brindisi. Tutte le parti coinvolte hanno concordato un accordo che prevede la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, senza interruzioni e alle stesse condizioni giuridiche ed economiche. Le organizzazioni sindacali si impegnano a presentare eventuali rinunce da parte degli operatori entro il prossimo venerdì.
Nel corso della riunione, i rappresentanti del Consorzio dei Servizi sociali dei Comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni, insieme a dirigenti regionali e locali, hanno affrontato la questione dei finanziamenti per i Centri antiviolenza. La Regione Puglia ha specificato che il contributo massimo previsto per tali centri è di 40.000 euro, cofinanziato dagli Ambiti stessi. Tuttavia, la Regione non dispone di ulteriori risorse per destinare a tali servizi.
Il Consorzio ha individuato risorse all’interno dei fondi per la Lotta alla povertà, combinando il finanziamento regionale per il Centro antiviolenza con la costituzione di un’Equipe multidisciplinare integrata. Quest’ultima sarà composta da professionisti del Consorzio e dell’ASL di Brindisi, incaricati di affrontare i casi di maltrattamento e violenza nei confronti dei minori. Queste misure assicurano la continuità dei servizi, compreso il Centro antiviolenza, e la tutela degli attuali livelli occupazionali.
Il segretario generale della Cgil, Antonio Macchia, ha sottolineato l’importanza dell’accordo nel garantire i servizi professionali offerti dal Centro Crisalide dal 1999 a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza. Le organizzazioni sindacali si impegnano a seguire il processo di tutela degli impieghi e dei servizi offerti fino a oggi alla comunità. Infine, sono previsti ulteriori incontri tecnici per definire i criteri di suddivisione del personale, e si chiede la convocazione di una commissione consiliare per illustrare i dettagli dell’accordo.
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