October 28, 2025

Il Piano, redatto e coordinato dalla destination manager Flavia Fagotto, esperta di destination management e marketing, rappresenta il risultato di un percorso di analisi e progettazione partecipata che ha coinvolto amministrazione, operatori del settore, esperti e comunità locale, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa, sostenibile e competitiva per il turismo ostunese.

Dall’analisi emerge l’immagine di un territorio che supera i propri confini amministrativi e viene percepito come parte di un’area più ampia, un unicum che unisce la Costa dei Trulli e la Valle d’Itria: quattordici comuni, tre province e oltre trecentomila abitanti legati da un’identità comune fatta di bellezza, autenticità e qualità diffusa. È un territorio che il turista vive come un’esperienza continua, dove mare, entroterra, cultura ed enogastronomia si integrano naturalmente, generando un’offerta diversificata e attrattiva.

Ostuni si trova inoltre in una posizione strategica rispetto ai principali nodi di accesso regionali. I due aeroporti di Bari e Brindisi hanno registrato, tra il 2005 e il 2019, un incremento del traffico passeggeri del 241%, mentre entro la fine del 2025 sarà attivata l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Napoli–Bari. Questa favorevole condizione logistica rafforza il ruolo di Ostuni come porta d’ingresso alla Puglia centrale, pur evidenziando la necessità di migliorare i collegamenti interni e i servizi di mobilità tra stazioni e centri abitati.

Sul piano dei dati turistici, la crescita è evidente e costante. Nel 2023 Ostuni ha registrato 162.572 arrivi e 555.865 presenze, con un incremento rispettivamente dell’82% e del 39% rispetto al 2014. I dati provvisori del 2025, rilevati da Regione Puglia fino al mese di settembre, confermano un trend ancora positivo con un ulteriore aumento di arrivi rispetto all’anno precedente. Si tratta di numeri che collocano Ostuni tra le destinazioni turistiche più dinamiche della regione.

Un dato particolarmente significativo riguarda l’attrattività internazionale: oggi quasi un visitatore su due proviene dall’estero, con una quota del 45% degli arrivi e il 40% delle presenze. I mercati stranieri più attivi sono Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, Francia, Regno Unito, Germania e Stati Uniti, segno di un crescente riconoscimento internazionale del brand “Ostuni”. Allo stesso tempo, si osserva una permanenza media di 3,3 giorni: soggiorni più brevi ma più numerosi, che riflettono un turismo dinamico e sempre più esperienziale. La sfida principale rimane la stagionalità, con una concentrazione dei flussi tra maggio e settembre, ma i dati più recenti mostrano segnali incoraggianti di allungamento della stagione, grazie a un maggiore interesse per i mesi primaverili e autunnali.

Anche il sistema ricettivo riflette un’evoluzione profonda. Con oltre 10.000 posti letto complessivi, Ostuni registra un aumento della qualità e una progressiva affermazione delle strutture extra-alberghiere, in particolare agriturismi e alloggi diffusi, che negli ultimi dieci anni sono cresciuti in modo significativo. Parallelamente, cresce l’offerta di ospitalità di livello alto, con il 50% dei posti letto in alberghi a quattro e cinque stelle. La percezione online conferma un’elevata soddisfazione dei visitatori: oltre l’80% delle recensioni su piattaforme come Booking, Expedia e Tripadvisor rientra nelle valutazioni più positive, a dimostrazione di una reputazione digitale consolidata.

Proprio la traccia digitale rappresenta un altro elemento chiave del Piano. L’analisi condotta tramite Google Trends mostra un interesse stabile e crescente per Ostuni, con picchi nei mesi di primavera e inizio estate e una distribuzione più ampia rispetto al passato. Il mercato italiano resta predominante, ma cresce fortemente l’attenzione di Paesi come Belgio e Olanda, che tra il 2024 e il 2025 hanno registrato volumi costanti di ricerche da marzo a ottobre. Le parole chiave più associate a Ostuni – masserie, trulli, mare, enogastronomia, ospitalità – raccontano di una destinazione percepita come autentica, accogliente e raffinata.
L’analisi del sentiment turistico realizzata da Data Appeal restituisce un quadro ampiamente positivo: il gradimento medio complessivo supera l’87%, con valori eccellenti per intrattenimento (93,2) e ospitalità (88,9). Restano margini di miglioramento nei comparti food & beverage e trasporti, ambiti su cui il Piano prevede azioni specifiche di rafforzamento.
Sul fronte strategico, il documento individua alcune linee di azione prioritarie: destagionalizzare i flussi, promuovere un’offerta esperienziale integrata, potenziare la mobilità interna, innovare la comunicazione digitale, qualificare ulteriormente l’accoglienza e favorire una crescita sostenibile, partecipata e inclusiva. La visione che ne emerge è quella di un turismo che non consuma ma valorizza, che genera benessere per il territorio e per chi lo abita, costruendo un equilibrio tra economia, ambiente e identità.

Con la presentazione del Piano Strategico del Turismo 2025, Ostuni compie un passo importante verso una nuova fase di maturità turistica. È una città che non si limita a contare i visitatori, ma sceglie di pensare il turismo come un progetto collettivo, un processo di crescita condivisa che unisce amministrazione, operatori e comunità.

“Questo Piano è il frutto di un lavoro lungo, condiviso e profondo” – ha dichiarato l’Assessore al Turismo Niki Maffei –. “Lo abbiamo costruito passo dopo passo, insieme a chi ama Ostuni e crede nel suo potenziale. Oggi raccogliamo i frutti di un percorso che ha richiesto impegno e visione: al 30 settembre 2025 abbiamo già registrato 15.000 presenze in più rispetto a tutto il 2024, un risultato storico che racconta la forza e la vitalità della nostra città. Ostuni non vuole solo accogliere turisti, ma creare relazioni, esperienze e valore. Il nostro obiettivo è far crescere un turismo che duri nel tempo, che rispetti il territorio e restituisca benessere a chi lo vive. Questo Piano rappresenta un atto di fiducia e di amore verso la nostra comunità e verso il futuro della Città Bianca.”

Il Piano Strategico del Turismo 2025 rappresenta oggi uno strumento di riferimento per la pianificazione turistica della destinazione, orientato a un futuro fatto di innovazione, qualità e sostenibilità.

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