May 18, 2025

porticciolo torre san gennaroE’ stato revocato il divieto di balneazione nelle acque di Torre San Gennaro, Lido Presepe, La Cipolla, Lendinuso e La Canuta.

Dopo che l’Arpa ha comunicato il rientro dei valori nella normalita, il Sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli, ha emesso l’ordinanza di revoca del divieto di balneazione nelle acque territorialmente competenti.

 

E’ durata, quindi, meno di 24 ore la sgraditissima sorpresa per migliaia di bagnanti che affollano le zone marine del Comune di Torchiarolo.

Ieri, il sindaco aveva firmato l’ordinanza con cui disponeva il divieto di balneazione sulla scorta delle concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali, riscontrate nei prelievi effettuati dai tecnici dell’Arpa.

I prelevamenti che avevano riscontrato valori non conformi sono tre e riguardano, appunto, le zone di Campo di Mare, Torre San Gennaro – Lido Presepe – Cipolla.

Non solo. Quando i Vigili Urbani di Torchiarolo si erano recati presso il Canale Infocaciucci per effettuare un nuovo prelievo hanno riferito “di una presenza in mare di una fascia di colore scuro in direzione Casalabate nonché di pesci morti e lombrichi o pseudo-tali“.

 

lido-presepeEvidentemente l’analisi visiva era erronea ed i nuovi riscontri eseguiti dal Dipartimento Salute di Arpa Puglia hanno evidenziato una qualità dell’acqua compatibile con la balneazione.

 

Il repentino superamento dei valori della qualità dell’acqua era stato causato dalla burrasca di pioggia e vento dei giorni scorsi che avrebbe fatto debordare in mare gli scarichi dei canali ed aumentato la concentrazione dei batteri. Non è la priva volta che accade e sotto la lente di ingrandimento vi è il “Canale Infocaciucci” dal quale finirebbero in mare acque non depurate.

 

Su questo versante, l’attuale Sindaco Serinelli ha condotto una battaglia personale quando era consigliere di opposizione e pare deciso ad andare avanti chiedendo danni all’Arneo. In tutto in attesa di una soluzione radicale e strutturale dell’atavica problematica che pesa come un macigno su tutti i possessori di abitazioni e su tutti i bagnanti delle marina più a sud della Provincia di Brindisi.

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