May 4, 2025

Si è celebrata anche a Brindisi la solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo (Corpus Domini).
Dopo la solenne Concelebrazione Eucaristica nella Basilica Cattedrale, da piazza Duomo è partito il corteo guidato dal Vescovo Caliandro che, in groppa ad un cavallo parato, porterà il Santissimo Sacramento in processione per le strade della città.

La processione, partendo da piazza Duomo, ha percorso via Montenegro, viale Regina Margherita, corso Garibaldi, piazza Vittoria, via Santi, via Casimiro, via Duomo, prima di fare ritorno in piazza Duomo.

Con la solennità del Corpus Domini, che chiude il ciclo delle feste dopo Pasqua, si celebra il mistero dell’Eucaristia; se, infatti, nella Solennità del Giovedì Santo la Chiesa guarda all’istituzione dell’Eucaristia, mistero di Cristo che ama l’uomo sino al sacrificio di sé, nel giorno del Corpus Domini l’attenzione si sposta sull’intima relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo del Signore e il suo Corpo Mistico. Le processioni e le adorazioni prolungate celebrate in questa solennità, manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento. In esso la Chiesa trova la sorgente del suo esistere e della sua comunione con Cristo, presente nell’Eucaristia in Anima, Corpo e Spirito, Umanità e Divinità.

La processione del Santissimo Sacramento portato dal Vescovo in groppa ad un cavallo parato, evento unico nel suo genere, ha origine nel 1254.
Gli storici narrano del difficile approdo di Luigi IX re di Francia a Brindisi, di ritorno dall’Egitto durante la settima crociata (1248-1254). Il “re santo”, dopo la conquista della città di Damietta in Egitto, nel 1250 decise un attacco al Cairo, ma venne sconfitto e fatto prigioniero durante la battaglia di El-Mansura (5 e 6 aprile). Per il suo rilascio dovette restituire la città conquistata e versare un milione di scudi di riscatto, lasciando in pegno, secondo il racconto popolare, l’Eucaristia.

Di ritorno in Italia il sovrano sarebbe approdato a Brindisi dove avrebbe ottenuto la somma necessaria da Federico II, quindi tornato dal Saladino, questi gli avrebbe reso il sacro pegno rinunciando al riscatto, come premio della sua fede e lealtà.

Nel rientrare in Italia (1250) la sua nave sarebbe stata sospinta, dal vento o da una forte mareggiata, sullo scoglio di un promontorio della costa a circa 3 miglia a sud di Brindisi. Qui si sarebbe recato l’Arcivescovo Pietro III, che essendo molto vecchio montava su un cavallo bianco; ricevuta l’Eucaristia l’avrebbe portata in processione verso la città, in groppa al cavallo, seguito dal popolo.

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