Il governo non ha intenzione di revocare l’autorizzazione alla realizzazione del deposito di gas naturale liquefatto (Gnl) di Edison nel porto di Brindisi. Lo ha confermato il sottosegretario all’Ambiente, Claudio Barbaro, rispondendo a un’interrogazione dell’onorevole Angelo Bonelli di Europa Verde.
Barbaro ha spiegato che il deposito Edison, che avrà una capacità di poco inferiore ai 20mila metri cubi, non rientra nella soglia per la quale è prevista l’attivazione del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (Via). Ha inoltre aggiunto che le osservazioni di Bonelli in merito alla riduzione di tale soglia nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale non sono rilevanti, in quanto il deposito è regolato da una normativa differente.
Inoltre, il sottosegretario ha affermato che il progetto non è finanziato con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In realtà, i 39 milioni di euro ottenuti da Edison per realizzare l’infrastruttura energetica provengono dal fondo complementare al Pnrr previsto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il Gnl nel settore marittimo.
Bonelli ha cosi replicato: “Prendo atto che il ministero non conferma quanto dichiarato da Edison di avere necessità di quei 39 milioni di euro, che dal loro punto di vista rappresentavano un elemento fondamentale per portare avanti il progetto”. In chiusura Bonelli ha fatto presente che “ancora una volta non viene considerato che l’area di Brindisi è ad alto rischio ambientale”.
“Il governo nega la revoca dell’autorizzazione ad Edison ed afferma che non vi sono finanziamenti Pnrr – ha commentato Riccardo Rossi, consigliere comunale di Europa Verde -. Qualcuno mente: o mente Edison, che in occasione della capigruppo affermò di aver ricevuto ben 39 milioni di euro di finanziamento dal fondo complementare del Pnrr, o mente il governo che afferma il contrario. Una cosa gravissima che va appurata. Registrare che il governo non mostra alcuna intenzione di revocare l’autorizzazione dell’impianto è un segnale di scarso rispetto per la volontà del consiglio comunale di Brindisi, che ha votato a maggioranza contro il progetto”.
La realizzazione del deposito Gnl Edison è fortemente contestata da associazioni ambientaliste e da parte della popolazione di Brindisi, che teme rischi ambientali per la città e per il suo territorio.
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