Salvini, quello che da Bormio ha incoronato l’avvocato Massimo Ciullo candidato sindaco di Brindisi per la Lega Nord (furbescamente, oggi, per rendere un po’ più credibile il suo progetto politico ha eliminato il “Nord” dal simbolo) non è riuscito a condannare, senza se e senza ma, la follia omicida di uno dei suoi candidati alle amministrative di giugno scorso.
Ha detto “chiunque spari è un delinquente ma la responsabilità morale è di quelli che hanno riempito di profughi il nostro Paese”.
Facendo finta di non sapere che a Macerata secondo l’ISTAT gli immigrati negli ultimi cinque anni sono diminuiti.
Quindi, secondo il ragionamento arguto di Salvini, io che sostengo che bisogna accogliere gli immigrati indipendentemente dal fatto che fuggano dalla morte della guerra o dalla morte per povertà e fame sono moralmente complice del folle italiano che va sparando sugli immigrati come se fosse al tiro a segno di un luna-park?
No!!! Non ci sto!
Forse sarebbe meglio e più virtuoso recuperare il principio di solidarietà espresso nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e cercare di svolgere, nel rispetto di regole condivise, il ruolo che ci spetta come paese civilizzato ed economicamente più ricco; visto anche le responsabilità che abbiamo nell’aver impoverito paesi che invece avevano ed hanno ingenti ricchezze (Niger tanto per fare un esempio) per tutelare il nostro benessere. Anche perché non mi sembra che le terre rare necessarie per fabbricare i nostri costosi cellulari siano estratte in Italia o in Europa.
E condanno, senza se e senza ma, il gesto del delinquente che fa il saluto fascista e “condanno” chi come Salvini aspira a diventare Presidente del Consiglio facendo a sportellate con il suo “alleato” Silvio Berlusconi e mistificando la realtà.
“Condanno” Salvini perché un personaggio politico, leader di un partito politico, non dovrebbe parlare alla pancia delle persone propagandando la flat tax come la soluzione all’evasione fiscale (soluzione per altro incostituzionale). Un leader, se tale vuole essere, dovrebbe essere capace di parlare alla testa degli italiani.
Oppure egli crede che noi meridionali non abbiamo una testa ed un cervello per comprendere che sta cercando di imbrogliarci e blandirci perché i voti dei terroni servono come quelli del Nord per realizzare il suo progetto?
Sapendo di giocarsi una partita importantissima inventa false ed irrealizzabili promesse con i toni della paura.
Perché, invece, non ci spiega meglio perché a pochi giorni dalla pubblicazione delle motivazioni della sentenza che condanna Umberto Bossi a tre anni e due mesi per aver usato fondi del partito a fini personali, candida lo stesso Bossi nel collegio di Varese?
E non è la prima volta che Salvini resta incapace di condannare, senza se e senza ma, gravissimi episodi di odio raziale come quando ha definito antitaliano Don Massimo Biancolani, reo di aver portato in piscina dei profughi che lavorano con una Onlus. Senza contare che sino a quando i nostri voti non gli erano necessari noi meridionali rappresentavamo il “Sud fannullone” ed era bello intonare cori contro i napoletani.
Ricordi invece e condanni fermamente quello che è successo a Macerata, a Fermo a Rosarno invece di soffiare sull’odio raziale.
Provi Salvini a fare delle proposte realizzabili e concrete utili per il paese che magari diventa credibile e potrebbero iniziare ad ascoltarlo anche in Europa.
Nel programma di Liberi e Uguali non c’è traccia di odio o paura nei confronti degli immigrati e della loro disperazione ma solo proposte tese alla definizione di accordi con quei Paesi dove non vengono garantiti i diritti umani; c’è l’idea di favorire, con il sostegno di tutti e dell’Europa tutta, lo sviluppo dei Paesi da cui i migranti fuggono.
Certo le migrazioni devono essere garantite da regole razionali ed umanitarie al tempo stesso abolendo al contempo Bossi-Fini. Devono essere articolati meccanismi d’ingresso regolari gestiti da una regia europea alleggerendo la pressione sui paesi come l’Italia dove avviene il primo sbarco nella speranza di una nuova vita.
In Italia deve essere costruito un sistema capillare finalizzato all’accoglienza integrata ed al sostegno degli immigrati con il coinvolgimento delle professionalità del terzo settore per favorirne il percorso di integrazione attraverso l’acquisizione di una ritrovata autonomia.
Si rassereni Salvini, la smetta di recitare la sua parte in commedia ed inizi finalmente a fare politica che l’unico pericolo che corriamo è quello di essere guidati da cialtroni urlanti della politica.
Abbiamo molte responsabilità al Sud (come in tutta Italia) per la crisi economica e morale che stiamo vivendo ma non credo meritiamo Salvini o personaggi come lui.
Cristiano D’Errico
Coordinamento Liberi E Uguali
Brindisi
No Comments