La storia della squadra di calcio del “Grande Torino” è un argomento di interesse e curiosità che si pone al di là dei valori puramente sportivi.
Negli anni ’40 i giocatori granata furono la colonna portante della Nazionale Italiana e una delle formazioni più forti in Europa. Il Torino riuscì a vincere 5 campionati consecutivi e una Coppa Italia.
Al rientro da un incontro giocato a Lisbona in Portogallo, il 4 maggio 1949, l’aereo che trasportava i giocatori, a causa della fitta nebbia che avvolgeva Torino, si schiantò contro i muraglioni di sostegno del giardino posto sul retro della Basilica di Superga.
L’impatto causò la morte di tutte le 31 persone di bordo, fra calciatori, staff tecnico, giornalisti ed equipaggio.
Il giorno dei funerali quasi un milione di persone scese in piazza nel capoluogo piemontese per dare l’ultimo saluto alla squadra.
A quasi 70 anni dalla tragedia di Superga, il cantautore Beppe Giampà, insieme a Sergio Gnudi, ha scritto un pezzo celebrativo dedicato al “Grande Torino” dal titolo “Furia Granata”.
Il testo è un omaggio anche a Oreste Bolmida, trombettiere del vecchio stadio Filadelfia, capostazione di Porta Nuova, famoso per i tre squilli di tromba che servivano per far salire il ritmo della squadra nell’ultimo temibile quarto d’ora delle partite del Toro.
Il nuovo singolo di Beppe Giampà è l’inizio di un progetto più ampio che permetterà di organizzare degli incontri con Sergio Gnudi per raccontare le storie più nascoste e curiose del “Grande Torino”.
Venerdi 31 marzo, il singolo “Furia Granata” sarà presentato a Radiazioni Cult Musica Poesia Resistenza, attraverso un’intervista al suo autore Beppe Giampà.
La storia del “Grande Torino” è un omaggio non solo ai tanti tifosi granata ma anche a tutti coloro i quali seguono il calcio in maniera romantica, con grande rispetto per la storia e per quei sani valori che lo sport è ancora capace di donare.
MARCO GRECO
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