Radiazioni Cult e la scena musicale indipendente italiana salutano la pubblicazione di “Segreti ed altre storie” in vinile.
Il nuovo disco del cantante e chitarrista brindisino Roberto D’Ambrosio è caratterizzato da tantissima classe, una splendida copertina e da una raffinata eleganza musicale, grazie a una band ricca di talento: Silvia La Grotta (violino e cori), Carlo Storella (chitarra), Davide Niccoli (batteria), Alessanfro Muscillo (basso) con Lorenzo Rinaudo (mandolino in “Bambini”) e Amerigo Verardi che ha curato l’eccellente produzione artistica. Analogica o digitale, la musica di Roberto D’Ambrosio è senza mezzi termini, emoziona.
“Segreti ed altre storie” si cala alla perfezione nei nuovi appuntamenti estivi di Radiazioni Cult: “Metti una puntina sul vinile a cena (in una sera d’estate)”.
La nostra devozione per il vinile non ha confini e resta grande come tutti quegli store in cui il vinile inebriano ancora i propri scaffali.
La storia racconta che il disco in vinile è stato introdotto nel 1948 negli Stati Uniti come evoluzione del precedente “78 giri”.
Inizialmente fu realizzato in gommalacca. La migliore qualità in PVC permise di ridurre lo spessore dei solchi e di abbassare la velocità da 78 a 33 giri al minuto, ottenendo così una maggiore durata di ascolto che raggiunse circa 30 minuti per facciata.
La produzione su larga scala di dischi in vinile è cessata nei primi anni ’90.
Dalla seconda metà degli anni duemila è tornato negli scaffali dei negozi, spesso come prodotto di nicchia.
Tuttavia, negli ultimi anni c’è da registrare un consistente aumento di pezzi venduti (chiedere conferma ai conduttori di Radiazioni Cult).
“Metti una puntina sul vinile a cena (in una sera d’estate)” sarà sviluppata intorno ai sentieri e ai profumi della musica di qualità.
Un bel disco in vinile e un bel boccale di birra a cena, danno un gusto non comune, sorprendente e di inossidabile passione.
MARCO GRECO
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