Sta facendo discutere la dichiarazione del consigliere regionale Renato Perrini al congresso provinciale di FdI di
Brindisi. Obiettivo il Presidente della Regione Michele Emiliano definito «un delinquente». “Sull’ex Ilva – ha detto Perrini – c’è un indotto che vanta crediti per 180 milioni da Mittal. Emiliano pubblicamente dice che i 180 milioni ve li do io. È un delinquente. Perchè quando hai conti in banca ed i Durc bloccati è possibile credere a certe chiacchiere”
Le prime reazioni sono quelle del mondo Pd con il segretario Regionale De Santis secondo cui “Da decenni, il centro destra in Puglia non porta alcun risultato e negli incontri politici reagisce alle sollecitazioni o con incapacità o con le offese. Evidentemente sanno che è finito il tempo dello scaricabile ed è arrivato quello delle responsabilità e tocca cominciare ad assumersele. Questo però non autorizza nessuno, meno che mai un consigliere regionale che dovrebbe dare l’esempio quanto a rispetto verso le istituzioni e le persone, a scadere nelle offese. Gravissime, peraltro, come nel caso di Renato Perrini. Il Presidente Emiliano non ha bisogno di difese d’ufficio ma a nome del partito democratico tengo a porgergli la mia solidarietà.
A Perrini chiedo invece di recuperare il garbo istituzionale e scusarsi immediatamente.
I veri “delinquenti” sono quelli che non pagano i 180 milioni di euro alle aziende dell’indotto Ex ILVA che stanno fallendo e non riescono a pagare i dipendenti e i fornitori.
Emiliano ha chiesto al governo di utilizzare le risorse di avanzo di amministrazione della Regione per risolvere il problema dei crediti che il Governo non riesce a risolvere.
Invece di fare polemica il consigliere Perrini dovrebbe adoperarsi affinché la regione venga autorizzata dal Governo. Noi proviamo a risolvere il problema dell’indotto, Perrini l’unica cosa che riesce a fare e trincerarsi dietro offese e insulti”.
“Condanniamo con fermezza le parole diffamatorie di Perrini su Emiliano. Auspichiamo che tutti prendano distanze”
Per Francesco Cannalire, segretario cittadino Partito Democratico Brindisi “Gli argomenti e soprattutto i toni diffamatori usati da esponenti politici di Fratelli d’Italia durante il congresso provinciale di Brindisi sono gravissimi e vanno immediatamente stigmatizzati da quanti hanno partecipato, a qualsiasi titolo, all’evento congressuale.
È allarmante che un consigliere regionale, nel caso specifico Renato Perrini, tenti di delegittimare tutta l’Istituzione di cui è componente e nessuno dei partecipanti abbia ritenuto di prendere immediatamente le distanze dalle sue volgari parole.
Utilizzare determinati termini diffamatori in riferimento al Presidente della Regione Puglia, la maggiore istituzione politica regionale, rappresenta un vulnus democratico che descrive il clima in cui il partito di Giorgia Meloni intende governare.
Sia chiaro, il confronto e la critica sono il sale della Democrazia ma non possono e non devono mai superare il livello tollerabile per un giudizio, per di più politico.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà al Presidente Michele Emiliano, integerrimo uomo delle Istituzioni, e chiediamo al neo eletto presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, e a tutti gli illustri ospiti di condannare con fermezza le parole del consigliere regionale Perrini affinché si possa riportare il confronto a livelli civili e soprattutto accettabili”.
Ma le voci critiche provengono anche dall’interno di Fratelli d’Italia: Roberto Quarta, consigliere del comune di Brindisi scrive: “A tutto c’è una spiegazione!
L’uscita del consigliere regionale Perrini nei confronti del Presidente Michele Emiliano etichettandolo come delinquente, chiarisce il silenzio che in questi mesi ha caratterizzato esponenti e dirigenti di Fratelli d’Italia a livello territoriale.
Troppi gli episodi che a mio modo di pensare vanno oltre il confronto politico ma che invece scivolano in una dialettica oltraggiosa,soprattutto a livello personale.
Dal “mafioso” al consigliere Cannalire, passando alla satanista Cecchettin, al bacio beffardo nei confronti di donne vittime di violenza.
Forse è giunta l’ora di un serio intervento del nostro Presidente Giorgia Meloni per mettere fine al “caso” Brindisi!
Fratelli d’Italia non è questa!
Fratelli d’Italia può e deve essere tutt’altro!”
Per Lino Luperti e Michelangelo Greco (consiglieri comunali di Brindisi): “Le ultime performance di esponenti di spicco di Fratelli d’Italia, legate alla vita della nostra regione e della nostra provincia, testimoniano un profondo imbarbarimento della politica. Dapprima le frasi oltraggiose del coordinatore cittadino Cesare Mevoli nei confronti della povera Cecchettini, poi le uscite dall’aula facendo mancare i numeri alla maggioranza del Comune di Brindisi, poi il bacio provocatorio di Massimiliano Oggiano ad operatrici sociali che rischiavano di perdere il proprio posto di lavoro ed infine il consigliere regionale Perrini che nel suo intervento nel congresso provinciale di Brindisi ha definito “delinquente” il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Questi atteggiamenti stanno contribuendo a far degenerare il dibattito politico ed invece di contrapporre proposte alternative alle scelte di chi governa ci si limita a lanciare offese, se non addirittura minacce.
Emiliano rappresenta la massima espressione della nostra regione ed anche per questo merita rispetto istituzionale. Le parole usate da Perrini vanno nella direzione opposta e tendono a buttare tutto in “bagarre”.
Anche per questo siamo lontani anni-luce da questo modo di fare politica e confermiamo piena disponibilità al confronto democratico, in uno con la dovuta solidarietà nei confronti del Presidente Emiliano.”
Maurizio Bruno (Presidente del Comitato regionale permanente della Protezione civile e Consigliere Regionale della Puglia) giudica “estremamente grave quanto accaduto durante il congresso provinciale di Fratelli d’Italia.
Uno dei consiglieri regionali intervenuti, Renato Perrini, durante il suo discorso ha apostrofato il presidente della Regione Michele Emiliano con termini quale “delinquente” e altri attacchi di una violenza dialettica inaccettabile.
Lo scontro politico è giusto che sia duro e franco. Ma la volgarità, la diffamazione, non possono mai essere tollerati. Soprattutto quando usati vigliaccamente alle spalle.
Altrettanto allarmante è il silenzio che in quella sala ha accolto quelle parole di odio e quello delle ore successive.
Fratelli d’Italia farebbe bene, per una questione di decenza, dignità e rispetto, a prendere le distanze da Perrini e soprattutto dalle sue parole contro Emiliano, al quale va tutta la mia solidarietà personale e politica.
Non è creando e cavalcando questo clima d’odio, verso tra l’altro la più alta carica istituzionale regionale, che si fa crescere la Puglia”.
Perrini ha cosi contro ribattuto:
“Eccoli, lo sapevo! Sono i sepolcri imbiancati del PD pugliese, quelli pronti a scandalizzarsi per quello che ho detto del presidente Emiliano… bene, sappiate, che l’ho fatto a posta!
“S?, volutamente. So bene che ‘delinquente’ non è un termine da usare – seppure detto in senso politico qual era, infatti, il contesto nel quale mi trovavo e facendo riferimento ad azioni politiche (la proposta sul pagamento dell’indotto dell’ex ILVA e i disastri sulla sanità) –, ma ieri, a Brindisi, ho voluto provocare gli ipocriti della politica, perché uscissero allo scoperto. Perché oggi a scandalizzarsi sono gli stessi che non hanno detto una parola, non hanno chiesto scusa, quando il presidente De Luca, seduto accanto a Emiliano, su un palco barese, ha detto anche di peggio nei confronti del Governo e del ministro Raffaele Fitto.
“La famosa superiorità morale che al Pd e al suo presidente permette da anni di prendere in giro i pugliesi, di aggredire e insultare quotidianamente il Governo Meloni… ma poi di pretendere delle scuse come arma di distrazione di massa per spostare l’attenzione dai problemi veri dei pugliesi (la Sanità in testa) alle chiacchiere…
“Sono pronto a chiedere scusa, ma solo quando De Luca e il Pd chiederanno scusa per le offese dette da De Luca.”
A Perrino ha controrisposto De Santis: “le scuse non sono ancora arrivate al Presidente Emiliano da parte di Perrini, ma soprattutto da lui e dal suo partito non arrivano risposte alle aziende dell’indotto che avanzano 180 milioni di euro utili per non fallire, aziende che non riescono a pagare i dipendenti e i fornitori.
FDI la butta in polemica ma i problemi, di aziende, lavoratori e famiglie sono sempre lì. Noi pretendiamo risposte, non chiacchiere.
Michele Emiliano ha chiesto al governo di utilizzare le risorse di avanzo di amministrazione della Regione per risolvere il problema dei crediti che il Governo non riesce a risolvere.
Invece di fare polemica il consigliere Perrini e FDI, che è il partito della Meloni, dovrebbero adoperarsi affinché la regione venga autorizzata dal Governo per risolvere il problema delle aziende dell’indotto dell’Ex ILVA. Se sono contrari all’ipotesi avanzata da Emiliano, allora sia il Governo a mettere i soldi”.
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