Nel leggere le dichiarazioni del consigliere comunale di opposizione E. Curto in merito alla convocazione del Consiglio Comunale per la giornata dal 10.11.2014, sento di dover intervenire per esprimere il mio totale disappunto circa le il merito e le modalità dell’intervento.
Intanto, è bene precisare che il punto da trattare in consiglio comunale era stato già oggetto di discussione all’interno delle conferenze di capigruppo- già in occasione della celebrazione dei primi consigli comunali (durante l’estate) – e che la decisione di rinviare la trattazione dell’argomento era stata dettata esclusivamente dalla mancata ricezione da parte dell’Ente dei pareri non vincolanti dell’ASL e del Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti sulla proposta di modifica della pianta organica delle farmacie formulata dalla Giunta.
Nell’ultima seduta della conferenza dei capigruppo, tenutasi il 30 ottobre (e a cui il consigliere Curto, capogruppo del Progetto per l’Italia, non ha partecipato) alla presenza del capogruppo di opposizione della Puglia Prima di Tutto, verificata la regolarità della procedura di acquisizione dei pareri, si è deciso di celebrare il Consiglio Comunale inserendo il punto all’o.d.g., per la data 10 novembre, anziché per quella inizialmente individuata nel 7 novembre, proprio su richiesta del consigliere Capuano. Questi rappresentava l’esigenza del Consigliere Luigi Vitali, evidentemente impossibilitato per il 7, ad essere presente alla seduta delle assise comunali, al fine di poter intervenire sull’argomento. Veniva quindi stabilita la data del Consiglio Comunale per il 10 novembre alle ore 10 (poi convocato effettivamente per lo stesso giorno ma alle ore 15). Nessuno dei presenti era, ovviamente, a conoscenza dell’imminente celebrazione del processo penale a carico dei consiglieri coinvolti quali imputati o difensori.
Pertanto ogni addebito circa l’opportunità di convocare il consiglio per quella data non può che essere respinto soprattutto se proviene da parte di chi decide, legittimamente, di non partecipare alle conferenze dei capigruppo.
Altrettanto non meritevole di alcuna considerazione è la paradossale quanto aberrante accusa, che il consigliere Curto rivolge alla maggioranza, di voler condizionare l’attività della magistratura in sede penale e in sede amministrativa. L’affermazione è talmente infondata da non meritare una risposta, atteso che anche i cittadini ben sanno che la Magistratura è organo autonomo è indipendente e che l’esito dei giudizi pendenti sarà determinato solo ed esclusivamente dall’applicazione della legge.
Quindi il consigliere Curto finge di non sapere? E per quali ragioni e fini?
Sul piano politico, poi, sin dal 2012 e nella recente campagna elettorale, il PD e il centrosinistra tutto hanno con forza ribadito la necessità che la pianta organica delle Farmacie prevedesse l’apertura di un servizio di tale importanza nell popoloso Quartiere S. Lorenzo.
Il punto veniva inserito nel programma dell’attuale Sindaco come priorità cui dare risposta nel primi cento giorni di amministrazione e le ragioni squisitamente politiche di tale scelta venivano confermate (seppur indirettamente) anche da una parte dell’opposizione che indicava tale punto come promessa non mantenuta (sic).
Pertanto, sono le larvate e sconsiderate minacce rivolte alla maggioranza circa presunte “responsabilità di cui si dovrà rendere in altre sedi” che risultano del tutto inopportune e paradigmatiche di un modo di fare politica che si spera non appartenga alle altre forze politiche oggi chiamate al delicato e importante compito di svolgere il ruolo di opposizione in Consiglio Comunale, cosi come inequivocabilmente decretato dal voto democratico.
Avv. Marcello Cafueri
capogruppo consiliare PD Francavilla Fontana
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