August 15, 2025

È arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi con una ferita d’arma da fuoco alla gamba.
La vittima è un brindisino ristretto agli arresti domiciliari, Davide Piliego, 24 anni.

 

La sparatoria è avvenuta poco prima della mezzanotte in Via Seneca, a Brindisi, nei pressi dell’abitazione del giovane ferito.
Piliego è stato chiamato al citofono ed ha abbandonato l’abitazione per incontrare il suo aguzzino nell’androne del condominio.
Qui Sarebbe nata una colluttazione terminata con lo sparo.
Il giovane pregiudicato è stato colpito alla gamba da un proiettile partito da una calibro 22.
Uno sviluppo non del tutto inatteso visto che Piliego, prima di scendere le scale, ha impugnato una pistola che è stata rinvenuta sul balcone della propria abitazione. Aveva macchie di sangue.

 

Il feritore è fuggito a piedi.
Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Brindisi che, con l’ausilio dei colleghi della stazione Casale, hanno avviato le indagini.
Vi sono pochi dubbi sulla circostanza che Piliego conoscesse il suo aguzzino ed avesse dei conti da regolare con qualcuno.
Nella notte i Carabinieri hanno eseguito una serie di perquisizioni ed interrogatori.

 

 

Nonostante la giovane età, Piliego ha al suo attivo almeno tre arresti per rapine commesse (o tentate) nei confronti di altrettante gioiellerie del Salento.
L’11 Marzo 2011 fu catturato assieme a Silvio Mura per una rapina in una gioielleria di Corso Roma. Sotto la minaccia di una pistola giocattolo, fedele riproduzione di un arma di grosso calibro, immobilizzarono la madre della titolare e si sono fatti consegnare dalla figlia gioielli e vari monili d’oro. Furono catturati poche ore dopo al termine di un lungo inseguimento a piedi tra i viottoli del centro storico.

Il 4 novembre 2011, Piliego, assieme a Tiziano Cannalire, assaltò una gioielleria di Nardò. Dopo essersi introdotti nell’esercizio commerciale i due immobilizzarono la commessa, puntandole una pistola alla testa, e picchiarono il titolare per farsi consegnare i gioielli. Dopo il furto legarono le due vittime e le rinchiusero in bagno.

Il 21 Novembre 2011 fu arrestato poco prima di compiere una rapina alla gioielleria “Pignatelli” di Ostuni. Con lui vi erano Cosimo Leone e Piero Nani.

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