May 8, 2025

Dopo mesi di incertezze, rinvii e presenze soltanto virtuali, Luca Ward ha rassegnato le dimissioni irrevocabili e immediate dalla presidenza della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. La comunicazione, giunta nella tarda serata di lunedì tramite posta certificata, pone fine a un incarico iniziato nell’ottobre 2023 e mai decollato realmente.

Il celebre attore e doppiatore romano ha motivato la propria decisione con l’impossibilità di conciliare gli impegni professionali con la costante presenza richiesta dal ruolo. Una difficoltà più volte sottolineata dallo stesso Ward in diverse occasioni pubbliche, fino ad arrivare a dichiarare: «Pensavo fosse una presidenza onoraria, invece dovrei stare un giorno sì e l’altro pure a Brindisi». Le sue parole, pur sincere, hanno evidenziato la distanza – non solo geografica – tra le esigenze operative della Fondazione e la disponibilità dell’ex presidente.

Durante i quasi diciotto mesi di mandato, Ward ha partecipato ai consigli solo da remoto e non ha mai presenziato agli eventi di punta del teatro cittadino, a eccezione della conferenza stampa d’insediamento e della presentazione del dossier per la candidatura di Brindisi a Capitale italiana della Cultura 2027. Anche in quell’occasione, la sua presenza fu percepita più come un’eccezione che come segnale di un cambio di passo.

Le dimissioni arrivano in un momento delicato, a ridosso dell’approvazione del bilancio della Fondazione prevista per giugno. Ora l’amministrazione comunale dovrà procedere con urgenza alla nomina di un nuovo presidente, considerando che il consiglio di amministrazione, composto oltre che da Ward da Gianluca Bozzetti e Federica Masi, verrà automaticamente sciolto. Due le opzioni al vaglio: un avviso pubblico per raccogliere candidature o una nuova nomina diretta da parte del sindaco Giuseppe Marchionna.

Quel che è certo è che l’esperienza di Ward, inaugurata con grandi aspettative e benedetta da un forte impatto mediatico, si chiude senza che si sia mai tradotta in una guida concreta e continuativa per la Fondazione.

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